da "Aglianicone", in Principali vitigni da vino coltivati in Italia - Nuova serie, Vol. I, ISV di Conegliano Veneto- Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste, 1989
Sinonimi (ed eventuali errati)
Glianicone, Aglianìcone nero, Aglianico bastardo (a S. Stefano); Ruopolo (a S. Mango). A Salerno, il termine Aglianìcone viene utilizzato per indicare l'Aglianico, ma figura anche tra i sinonimi di altri vitigni della Campania fra cui il Piedirosso o Per'e palummo (Pietrastornina).
Descrizione Ampelografica
I rilievi sono stati effettuati presso l'Azienda Agricola "Incoronata" di Finelli Antonio, sita in agro di Melfi (PZ). Le verifiche sono state effettuate presso altre aziende viticole della zona di produzione e presso le collezioni dell'Istituto Sperimentale per la Viticoltura.
Germoglio (osservazioni su germogli di 10-30 cm)
001 - Forma dell'estremità - 7) aperto
004 - Densità dei peli striscianti (lunghi) sull'apice - 7) forte
- Colore dell'apice - 5) verde chiaro, bronzato agli orli
- Asse del germoglio - 1) eretto o appena ricurvo
Foglioline apicali (le prime tre a partire dall'apice)
- Aspetto del lembo - 2-3) a coppa la seconda e la terza; a gronda la prima
- Densità dei peli striscianti (lunghi) - 3-7) leggera o forte
- Colore (escluso gli antociani) - 4) verde con riflessi giallognoli
Foglioline basali
- Aspetto del lembo - 1) spiegate
- Densità dei peli striscianti - 1-7) nulla o leggerissima sulla pagina superiore; forte sulla pagina inferiore
- Colore (escluso gli antociani) - 4) verde chiaro
Germoglio alla fioritura
006 - Portamento (su tralcio non palificato) - 1) eretto
007 - Colore della faccia dorsale degli internodi - 1) verde
008 - Colore della faccia ventrale degli internodi - 1) verde
009 - Colore della faccia dorsale dei nodi - 1) verde
010 - Colore della faccia ventrale dei nodi - 1) verde
011 - Densità dei peli diritti (corti) sui nodi - 1) nulla o leggerissima
012 - Densità dei peli diritti (corti) sugli internodi - 1) nulla o leggerissima
015 - Pigmentazione antocianica delle gemme - 1) nulla
Cirri
016 - Distribuzione sul tralcio - 1) discontinua
017 - Lunghezza - 7) lunghi
- Tipo - 2-3) bifidi o trifidi
Foglia giovane
051 - Colore della pagina superiore - 1) verde
054 - Densità dei peli dritti (corti) tra le nervature della pagina inferiore - 3) leggera
055 - Densità dei peli striscianti sulle nervature principali della pagina inferiore - 1) nulla
Apice
- Forma dell'estremità - 7) aperto
- Densità dei peli striscianti (lunghi) sull'apice - 3) leggera
- Colore (escluso gli antociani) - 4-5) verde o verde bronzato
- Asse del germoglio - 1) eretto o leggermente ricurvo
Foglioline apicali
- Aspetto del lembo - 1-3) spiegate la seconda e la terza; a gronda la prima
- Densità dei peli striscianti (lunghi) - 3) leggera
- Colore (escluso antociani) - 4-5) verde o verde bronzato
Foglioline basali (quelle ancora in accrescimento poste immediatamente al di sotto delle prime tre)
- Aspetto del lembo - 1) spiegate
Foglia adulta
065 - Taglia - 5-7) media o grande
066 - Lunghezza - 5) media
067 - Forma del lembo - 5) pentagonale
068 - Numero dei lobi - 2-5) trilobata o pentalobata (qualche volta)
069 - Colore della pagina superiore del lembo - 5) verde medio
- Colore della pagina inferiore del lembo - 3) verde chiaro
072 - Depressione sulla pagina superiore del lembo (fra le nervature secondarie e terziarie) - 1) assente
073 - Ondulazione del lembo fra le nervature principali o secondarie - 1) assente
074 - Profilo del lembo (taglio trasversale nel mezzo del lembo) - 1) piano
075 - Bollosità della pagina superiore del lembo (convessità tra le nervature di ultimo ordine) - 1) nulla o leggerissima
076 - Forma dei denti - 3-4) a lati convessi o con un lato concavo ed uno convesso
077 - Lunghezza dei denti - 5) medi
078 - Lunghezza dei denti in rapporto alla larghezza della loro base - 5) medi
- Regolarità - 2) irregolari
- Prominenza - 1) poco pronunciati
- Larghezza della base - 1) a base larga
079 - Forma del seno peziolare - 2) chiuso
080 - Forma della base del seno peziolare - 1) sagomata a U
081 - Particolarità del seno peziolare - 3) presenza molto frequente di un dente sul bordo
082 - Forma dei seni laterali superiori - 2) chiusi
- Forma dei seni laterali inferiori - 2-3) chiusi o a lobi leggermente sovrapposti
- Angolo della sommità dei lobi terminali - 2) retto
084 - Densità dei peli striscianti tra le nervature della pagina inferiore - 3) leggera
086 - Densità dei peli striscianti sulle nervature della pagina inferiore - 3) leggera
088 - Pelosità strisciante sulle nervature principali della pagina superiore - 1) assente
- Lucentezza - 3) lucida
- Sporgenza delle nervature - 1) sporgenti
090 - Densità dei peli striscianti sul picciolo - 1) nulla o leggerissima
092 - Lunghezza del picciolo - 5) medio
093 - Lunghezza del picciolo in rapporto alla nervatura mediana - 3-5) più corto o uguale
- Grossezza del picciolo - 2) medio
- Sezione trasversale del picciolo con canale - 1) evidente
Tralcio erbaceo
- Sezione trasversale - 1) circolare
- Contorno - 1) liscio
- Tomentosità - 1) glabro
- Colore - 1-3) verde o riflessi rossi
- Diffusione del colore - 1) interamente diffuso
Sarmento (tralcio legnoso, dopo la caduta delle foglie)
101 - Sezione trasversale - 1) circolare qualche volta leggermente appiattita
102 - Superficie - 1-3) liscia o striata
103 - Colore generale - -) nocciola chiaro con imbrunimento ai nodi
- Distribuzione del colore - 1) uniforme
- Superficie - 2) parzialmente pruinosa
104 - Lenticelle - 9) presenti non sempre
- Corteccia - 2) resistente
- Lunghezza - 1-2) lungo o medio
- Consistenza - 2-4) robusto o elastico
- Aspetto - 1) poco ramificato
- Nodi - 4) sporgenti
105 - Densità dei peli dritti sui nodi - 1) nulla
106 - Densità dei peli dritti sugli internodi - 1) nulla
- Gemme - 2) coniche
- Gemme - 2) molto evidente
- Cercine peziolare - 1) largo
- Cercine peziolare - 1) sporgente
- Cercine peziolare - 1) sinuoso
- Sezione lontidutinale del tralcio all'altezza del nodo - 2) diaframma piano-convesso
Tronco
- Aspetto - 3) robusto
Infiorescenza
151 - Sesso del fiore - 3) ermafrodita
152 - Livello d'inserzione della prima infiorescenza - 1) primo o secondo nodo
153 - Numero di infiorescenze per tralcio - 2) da 1,1 a 2 infiorescenze
154 - Lunghezza dell'infiorescenza prossimale - 5) media (da 10 a 15 cm)
- Forma del bottone fiorale - 2) piriforme
- Dimensione del bottone fiorale - 2) medio
- Fertilità del fiore - 1) autofertile
Grappolo
201 - Numero medio di grappoli per tralcio - 2) da 1,1 a 2 grappoli
202 - Taglia - 5-7) medio o grosso
203 - Lunghezza - 5-7) medio o lungo
- Forma del grappolo - 1-2) conico o cilindrico
- Forma del grappolo - 1-2) semplice o alato
204 - Compattezza del grappolo - 7) compatto
205 - Numero degli acini - 5) medio
206 - Lunghezza del peduncolo - 3) corto (da 3 a 5 cm)
207 - Lignificazione del peduncolo - 5) media (semilegnoso)
- Grossezza del peduncolo - 2) grosso
Acino
220 - Grossezza - 5) medio
221 - Lunghezza - 5) medio (da 17 a 24 mm)
222 - Uniformità della grossezza - 2) uniforme
223 - Forma dell'acino - 3) arrotondata
224 - Sezione trasversale - 2) circolare
225 - Colore dell'epidermide - 6) bleu-nero
226 - Uniformità del colore dell'epidermide - 2) uniforme
227 - Pruina - 7) forte
228 - Spessore della buccia - 5-7) media o spessa
- Consistenza della buccia - 2) consistente
229 - Ombelico - 2) apparente - 2) prominente
230 - Colorazione della polpa - 1) non colorata
232 - Succulenza della polpa - 2) succosa
233 - Rendimento in succo - 5-7) medio (fino a 60 ml/100 g acini) o elevate (fino a 70 ml/100 g acini)
234 - Consistenza della polpa - 1) molle
236 - Particolarità del sapore - 1) nessuna
238 - Lunghezza del pedicello - 3) corto (da 4 a 8 mm)
239 - Separazione del pedicello - 2) facile
- Colore del pedicello - 1) verde
- Cercine - 1) evidente
- Colore del cercine - 1-2) verde o rosso
- Lunghezza del pennello - 2) medio
- Colore del pennello - 1) non colorato con qualche sfumatura rosso violacea
241 - Presenza di semi - 3) presenti
- Numero medio di vinaccioli per acino - 3) fino a 3 semi
242 - Lunghezza dei semi - 5) medi
- Forma dei semi - 2) piriforme
- Forma del becco - 2) a becco sottile
243 - Peso medio di 100 semi da acini della parte centrale di 10 grappoli - 1-3) molto leggero o leggero
244 - Scanalature (striature) sulla faccia dorsale dei semi - 1) assenti
Fenologia
301 - Epoca di germogliamento - 5) media
302 - Epoca di fioritura - 5) media
303 - Epoca di invaiatura - 5) media
304 - Epoca della maturazione fisiologica - 5) media
305 - Inizio dell'agostamento (lignificazione) - 5) medio
306 - Colorazione autunnale delle foglie - 5) rosso
351 - Vigore del tralcio - 7) vigoroso
352 - Crescita dei germogli pronti - 3-5) leggera o media
353 - Lunghezza degli internodi - 5) medi
354 - Diametro medio degli internodi (diametro max) - 5-7) medio o grande
Dati produttivi
502 - Peso medio del grappolo - 5) medio
503 - Peso medio dell'acino (media di 100 acini) - 5) medio
504 - Produzione media di uva per ettaro - 5-7) media o elevata
505 - Tenore in zucchero del mosto (in %) - 5-7) medio (circa 18,70%) o elevato
506 - Acidità totale del mosto (acido tartarico g/1) - 5) media (fino al 7,90 ), pH: 3,32
- Fertilità delle femminelle - 4) scarsa
Caratteristiche ed Attitudini colturali
Vitigno vigoroso con fasi fenologiche medio-tardive, ma leggermente precoci rispetto all'Aglianico comune (circa 15-20 gg). Matura nella seconda metà di Ottobre. Presenta una buona e costante produttività, con una resa in mosto abbastanza elevata. Il mosto non presenta però degli alti contenuti in zuccheri (17%) mentre mostra in genere un'acidità fissa (10-11 ) più elevata rispetto all'Aglianico. Sopporta bene le brinate e mostra una buona resistenza agli attacchi delle crittogame, oidio in particolare. Preferisce terreni di discreta fertilità ma si adatta anche in quelli meno dotati. Presenta una buona affinità con i portinnesti del gruppo Berlandieri x Riparia, con particolari preferenze per il 157.11 Couderc.
Resistenze (aspetti macroscopici)
- Alle avversità climatiche - 3) buona
- Agli agenti parassitari - 3) buona
Comportamento nella moltiplicazioni vegetativa
- Affinità d'innesto con i più diffusi portinnesti - 3) buona
Utilizzazione
Viene utilizzato esclusivamente per la vinificazione anche se quasi mai da solo per le non eccellenti qualità del vino che se ne ottiene. Concorre invece alla composizione di uvaggi per la preparazione di vini comuni da pasto ai quali apporta il suo buon livello di acidità fissa.