da "Alicante", in Principali vitigni da vino coltivati in Italia - Volume IV, Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste, 1965
Sinonimi (ed eventuali errati)
Nella magistrale monografia di Sémichon sull'"Alicante", riportata da Viala e Vermorel, si citano i seguenti sinonimi del vitigno in oggetto con i relativi luoghi dove essi sono usati: "Grénache", "Grénache noir", "Gros Grénache", "Grénache de Cosperon" (Roussilon - Provence); "Alicant de Pays" (Roussillon); "Bois Jaune" (in qualche località della Languedoc); "Carignane rousse" (nell'Aude, Limouxin); "Redondal" (Haute-Garonne); "Roussillon", "Rivesaltes" (Var, Bouches-du-Róhne); "Sans pareil" (Basses - Alpes); "Tinto" (Vaucluse); "Tinta", "Tinta meuda", "Tintella" (Andalusia, Granada); "Aragonais", "Aragonés" (Madrid); "Lladsrez" (Catalogna); "Garnacha", "Garnaxa", "Garnacho" (Aragón); "Granaccia", "Uva di Spagna", "Tintore di Spagna", "Alicantina" (Spagna). Il vitigno, secondo il Di Rovasenda e lo stesso Sémichon, pare originario dalla Spagna ed in particolare dell'Aragonese; da qui si sarebbe quindi diffuso nella Catalogna. In Francia è stato importato da queste due zone nel Roussillon, da dove si è poi diffuso nel Languedoc e, quindi, nel Vaucluse e nella Provenza. In Sicilia e precisamente in provincia di Catania è conosciuto anche sotto il nome di "Granacelo". A Villa S. Giovanni (provincia di Reggio Calabria) è conosciuto anche col sinonimo di "Alicante Femminello". B. Bruni ritiene che dal "Grénache" derivi per discendenza clonale la cv. "Cannonao".
Descrizione Ampelografica
Il vitigno è stato descritto utilizzando un clone di "Alicante" nel vigneto dell'Istituto Tecnico Agrario Statale di Palmi, sito a Palmi (prov. di Reggio Calabria), contrada "Trodio". I caratteri rilevati nella predetta collezione sono stati, successivamente, confrontati con quelli presentati dallo stesso vitigno coltivato nei comuni di Villa S. Giovanni e Scilla, in provincia di Reggio Calabria e, infine, con quelli presentati dai cloni coltivati nella collezione ampelografica dell'Istituto Tecnico Agrario Statale di Catania.
Germoglio di 10-20 cm
Apice: espanso, verde, glabro.
Foglioline apicali (dalla 1a alla 3a): piegate a gronda, verdi, glabre.
Foglioline basali (dalla 4a in poi): piegate a gronda, verdi, glabre.
Asse del germoglio: eretto.
Germoglio alla fioritura
Apice: espanso, bianco-carminato, glabro.
Foglioline apicali: spiegata la prima, mediamente ondulata la seconda, decisamente ondulata la terza; bronzata la prima, verdi le rimanenti; aracnoidea la prima, glabre o assai poco aracnoidee le rimanenti.
Foglioline basali: ondulate, verdi, glabre.
Asse del germoglio: mediamente ricurvo.
Tralcio erbaceo: verde; sezione trasversale circolare; contorno costoluto; glabro.
Viticci: trifidi, lunghi, sottili, verdi.
Fiore: piriforme, mezzano; tipo morfologico: in genere ermafrodita; qualche volta morfologicamente ermafrodita e fisiologicamente maschile.
Foglia: media, pentagonale, qualche volta tondeggiante; trilobata, con accenno ad uno o a tutti e due i lobi inferiori; seno peziolare ad U più o meno larga od a lira; seni laterali superiori poco profondi, a V più o meno aperta o a lobi sovrapposti; seni laterali inferiori (se presenti) a V più o meno aperta; lobi piani; angolo alla sommità dei lobi terminali ottuso; pagina superiore color verde poco intenso, superficie del lembo liscia, glabra, lucida; pagina inferiore color verde-chiaro, glabra, anche sulle nervature di III ordine ed oltre; nervature principali verdi, sia sulla pagina superiore che su quella inferiore; sporgenti quelle di I e II ordine; lembo piano, di media consistenza; denti molto irregolari, a margini prevalentemente convessi; mucronati; a base mediamente larga.
Picciolo: medio, di grossezza media, glabro; sezione trasversale con canale poco evidente.
Portamento della vegetazione: espanso; radici dell'anno: gialle e regolari.
Grappolo a maturità industriale: medio, piramidale oppure conico, talora allungato, alato, compatto o mediamente compatto; lunghezza media del grappolo cm 18; peduncolo erbaceo o semi-legnoso, robusto, mediamente lungo, verde-pisello; pedicello medio, piuttosto sottile, verde, con cercine poco evidente, rossastro, non verrucoso, di difficile separazione dall'acino; pennello corto o medio, roseo.
Acino: medio, ovoide o sferoide, regolare, con sezione trasversale regolare (circolare); buccia blu-nera, con colorazione regolarmente distribuita, pruinosa, spessa, coriacea; ombelico persistente; polpa croccante, a sapore semplice e dolce; succo lievemente colorato.
Vinaccioli: numero medio di 2 per acino; talora 1 o 3; piriformi, con becco sottile; piccoli o di media grandezza.
Tralcio legnoso: di media lunghezza, mediamente robusto, poco ramificato; corteccia resistente; sezione trasversale appiattita; superficie non pruinosa, glabra, striata; nodi appiattiti; meritalli medi (lunghi cm 10; medi cm 7; corti cm 4), color nocciola, a righe marrone-scure; gemme coniche, molto sporgenti; cercine peziolare stretto, sporgente, rettilineo discendente; diaframma convesso.
Tronco: robusto.
Fenologia
Condizioni di osservazione: si considerano quelle del vigneto dell'Istituto Tecnico Agrario Statale di Palmi, sito a Palmi (prov. di Reggio Calabria), contrada "Trodio".
Ubicazione
Longitudine: 15°51' E (Greenwich).
Latitudine: 38° 22' N.
Altitudine: m 260 s.l.m.
Esposizione: Est.
Portinnesto: "Rupestris du Lot".
Età delle viti: anni 45.
Sistema di allevamento: a piccola espansione (alberello a una, due branche).
Terreno: di medio impasto.
Fenomeni vegetativi
Germogliamento: precoce; fra la prima e la seconda decade di Marzo.
Fioritura: tra la prima e la seconda decade di Maggio.
Invaiatura: fra la terza decade di Luglio e la prima decade di Agosto.
Arresto dell'accrescimento dei tralci: verso la fine di Luglio.
Maturazione dell'uva: III epoca; fra la seconda e la terza decade di Settembre.
Caduta delle foglie: verso la fine di Ottobre.
Caratteristiche ed Attitudini colturali
Vigoria: media; forma di allevamento a piccola espansione (alberello a una, due branche; capitozza); potatura corta e povera.
Produzione: regolare.
Posizione del primo germoglio fruttifero: 2°-3° nodo.
Numero medio di infiorescenze per germoglio: 2-3.
Fertilità delle femminelle: saltuaria.
Resistenza alle avversità meteoriche, malattie e parassiti: media.
Comportamento rispetto alla moltiplicazione per innesto: predilige l'ibrido "Berlandieri x Riparia 420 A", ma dimostra una discreta affinità con la "Rupestris du Lot" e 1'"Aramon x Rupestris Ganzin N. 1".
Utilizzazione
Esclusivamente per la vinificazione.