Bervedino
di I. Cosmo, F. Sardi ed A. Calò
da "Bervedino", in Principali vitigni da vino coltivati in Italia - Volume II, Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste, 1962

Sinonimi (ed eventuali errati)

Non se ne conoscono. E stato altra volta sospettato che il "Bervedino" fosse l "Erbaiuce" e noi stessi, in base a tale notizia raccolta in provincia di Piacenza (ove il vitigno si coltiva) l abbiamo messo in dubbio (Cosmo, 1958). Successivi controlli ci hanno peraltro permesso di stabilire che il "Bervedino" non ha nulla a che vedere con l "Erbaluce" (e neppure con il "Cortese": altro sospetto talora avanzato). Con Decreto del 30 Maggio 2018, pubblicato in gazzetta Ufficiale n. 133 dell 11/06/2018, è stata riconosciuta la sinonimia tra Bervedino B. (024) e la Vernaccia di S. Gimignano (261).

Descrizione Ampelografica

Per la descrizione di questo vitigno si è usufruito di un clone di "Bervedino" esistente presso la collezione ampelografica della Stazione Sperimentale di Viticoltura e di Enologia di Conegliano. I caratteri rilevati nella predetta collezione sono stati successivamente confrontati con quelli riscontrati sul "Bervedino" coltivato in provincia di Piacenza (Castell Arquato).

Germoglio di 10 - 20 cm

Figura 1: Apice di Bervedino.

Apice: globoso, aracnoideo, verde-giallastro con leggera bronzatura ai margini.

Foglioline apicali (dalla 1a alla 3a): spiegate, con scarso tomento aracnoide in prevalenza sulle nervature della pagina inferiore; verdi-dorate, trilobate o quasi intere.

Foglioline basali (dalla 4a in poi): spiegate, quasi glabre, verdi-giallastre, trilobate, seno a V.

Asse del germoglio: eretto, verde, quasi glabro.

Germoglio alla fioritura

Apice: globoso, quasi glabro, verde con sfumature dorate.

Foglioline apicali: leggermente piegate a gronda, quasi glabre, di colore verde-dorato, trilobate.

Foglioline basali: spiegate ma con lembo ondulato, pressoché glabre, verdi, trilobate, seno a V.

Asse del germoglio: curvo, verde con striature rossastre più accentuate alla base, glabro.

Tralcio erbaceo: sezione trasversale circolare, costoluto, glabro, verde con striature rossastre da un lato e più marcate verso la base.

Viticci: bifido, intermittente, (formula 0-1-2-0-1-2...) di lunghezza e grossezza media, di colore verde dorato.

Infiorescenza: non molto allungata (lunga circa 10-12 cm), piramidale, spesso con un mala molto pronunciata.

Fiore: ermafrodita regolare.

Figura 2: Foglia di Bervedino.

Foglia: di media grandezza, pentagonale, trilobata, seno peziolare a V-U aperto; seni laterali superiori a V-U; seni laterali inferiori mancanti o appena accennati; pagina superiore glabra, verde cupo, un po lucida; pagina inferiore con leggera lanuggine, verde chiaro; lembo ondulato, lobi leggermente revoluti, angolo alla sommità del lobo terminale ottuso; superficie del lembo quasi liscia, nervature di l° e 2° ordine setolose, sporgenti, di colore verde chiaro e leggermente bronzate verso la base, più chiare sulla pagina inferiore; denti pronunciati, irregolari, a margini convessi.

Picciolo: di lunghezza e grossezza media, glabro, di colore verde, canale poco evidente.

Figura 3: Grappolo di Bervedino.

Grappolo a maturità industriale: di grandezza media (lungo circa cm 17 - 20), piramidale, spesso con 1 ala ben sviluppata, compatto; peduncolo visibile, legnoso fino alla prima ramificazione, di colore verde violaceo.

Acino: medio, di grandezza irregolare (15-16 mm), sferoide, regolare, ombelico persistente; buccia pruinosa, di colore giallo dorato che diviene ambrato al sole, spessa, coriacea; polpa succosa, un po mucillaginosa, di sapore neutro; pedicelli di media lunghezza, sottili, verdi; cercine poco evidente, pennello corto, giallo.

Vinaccioli: 2 per acino, piccoli, piriformi con becco abbastanza grosso.

Tralcio legnoso: di media lunghezza, robusto, poco ramificato, sezione trasversale circolare, superficie striata; glabro, di colore nocciola con nodi più scuri. Nodi evidenti, meritalli lunghi circa 8 - 1O cm, gemme coniche.

Fenologia

Condizioni di osservazione: si considerano quelle riguardanti la collezione ampelografica della Stazione Sperimentale di Viticoltura e di Enologia di Conegliano, nella quale il clone è stato introdotto.

Ubicazione

Per l ubicazione, il clima, il terreno, ecc., nonché per le fasi di vegetazione della vite ed il calendario di maturazione dell uva, si rimanda ad una delle seguenti monografie pubblicate in precedenza: "Tocai friulano", "Riesling italico", "Raboso Piave", "Raboso veronese", "Pinella".

Fenomeni vegetativi:

Germogliamento: medio.

Fioritura: primi di giugno

Invaiatura: media.

Maturazione dell uva: III epoca

Caratteristiche ed Attitudini colturali

Vigoria: buona.

Produzione: discreta, presenta un po di acinellatura verde.

Posizione del primo germoglio fruttifero: 1°-2° nodo.

Numero di infiorescenze per germoglio: 1.

Fertilità delle femminelle: nulla.

Resistenza alle avversità: normale.

Comportamento rispetto alla moltiplicazione per innesto: normale.

Utilizzazione

Esclusivamente per la vinificazione.