da "Malvasia Istriana", in Principali vitigni da vino coltivati in Italia - Volume III, Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste, 1964
Sinonimi (ed eventuali errati)
Malvasia, "M. bianca", "M. d'Istria", "M. friulana"; il Marzotto (1925) la descrive come "M. Weiss " ossia bianca e suppone che sia conosciuta anche come "M. del Carso". Sui Castelli Romani accanto alla "M. di Candia " si trova sporadicamente anche una "Malvasia nostrale" o "M. comune" o "M. puntinata " (per presenza della cicatrice ombelicale), che ricorda in tutto e per tutto quella "istriana", salvo alcune differenze morfologiche dovute al diverso ambiente e più avanti ricordate.
Descrizione Ampelografica
Per la descrizione di questo vitigno si è usufruito di un clone esistente presso la collezione ampelografica della Stazione Sperimentale di Viticoltura e di Enologia di Conegliano. I caratteri ivi rilevati sono stati confrontati con quelli riscontrati sulla "Malvasia" coltivata in varie località della Venezia Giulia.
Germoglio di 10-20 cm
Apice: di media espansione, pubescente o con qualche pelo, di color verde con bordi bronzati.
Foglioline apicali (dalla 1a alla 3a): spiegate, con qualche pelo sulla pagina superiore e leggera pubescenza su quella inferiore; di color verde dorato, lucenti.
Foglioline basali (dalla 4a in poi): spiegate, glabre con qualche pelo lungo le nervature della pagina inferiore, di color verde e lucenti, tondeggianti.
Asse del germoglio: curvo, glabro.
Germoglio alla fioritura
Apice: espanso, aracnoideo, verde con riflessi dorati.
Foglioline apicali: spiegate, con qualche pelo; di color verde dorato con lievi sfumature bronzate; denti lunghi; trilobate.
Foglioline basali: spiegate, glabre, di color verde con riflessi dorati, trilobate con seni accennati.
Asse del germoglio: curvo, glabro.
Tralcio erbaceo: sezione trasversale ellittica, di colore verde con leggere sfumature bronzate, più marcate ai nodi, glabro.
Viticci: trifidi e bifidi, intermittenti (formula 0-1-2-0-1-2)
Infiorescenza: quasi cilindrica, lunga 15 cm circa.
Fiore: normale, ermafrodita, autofertile (Cosmo, 1940).
Foglia: di grandezza media o più, pentagonale, leggermente trilobata o quasi intera; seno peziolare a V aperto; seni laterali superiori a V-U poco profondi, seni laterali inferiori appena accennati; angolo alla sommità del lobo terminale, ottuso; lobi poco marcati, piegati a gronda; lembo leggermente piegato a gronda con superficie liscia, pagina superiore glabra, di color verde chiaro; pagina inferiore glabra di color verde molto chiaro; nervature molto appariscenti di color verde pallido; denti pronunciati, irregolari, acuti.
Picciolo: un po' corto, glabro, rossastro da un lato.
Colorazione autunnale delle foglie: gialla.
Grappolo a maturità in industriate: medio (lungo circa 15 cm) di compattezza media o un po' spargolo, quasi cilindrico (è invece piramidale allungalo nella "M. nostrale"), spesso con un'ala; peduncolo visibile, erbaceo, di medio spessore; pedicelli medi, verdi; cercine poco evidente, verde.
Acino: medio, sferoide, regolare; buccia di media consistenza, pruinosa, di color verde-giallastro (è invece giallastro nella "M. nostrale"), ombelico persistente, polpa sciolta, succo di sapore semplice, dolce; pennello lungo, verdognolo; separazione dell'acino facile.
Vinaccioli: in media 2 per acino, corti, piccoli, piriformi.
Tralcio legnoso: lungo, robusto, internodi grossi, un po' corti (8 cm circa), ellittici, di color cannella chiaro; nodi marcati e di color bruno tendente al violaceo; gemme poco sporgenti, coniche, a base larga.
Tronco: molto vigoroso.
Fenologia
Condizioni d'osservazione: si considerano quelle riguardanti la collezione della Stazione Sperimentale di Viticoltura e di Enologia di Conegliano, nella quale il clone è stato introdotto.
Ubicazione
Per l'ubicazione, il clima, il terreno, ecc. nonché per le fasi vegetative della vite ed il calendario di maturazione dell'uva, si rimanda ad una delle seguenti monografie ampelografiche pubblicate in precedenza: "Tocai friulano", "Riesling italico", "Raboso Piave", "Raboso veronese", "Pinella".
Fenomeni vegetativi
Germogliamento: tardivo.
Fioritura: media.
Invaiatura: media.
Maturazione dell'uva: III epoca (fine Settembre).
Caduta delle foglie: media.
Caratteristiche ed Attitudini colturali
Vigoria: notevole (un po' meno nei Castelli Romani); preferisce potatura lunga.
Produzione: abbondante e abbastanza costante.
Posizione del primo germoglio fruttifero: 2°-3° nodo.
Numero medio delle infiorescenze per germoglio: 1-2.
Fertilità delle femminelle: nulla.
Resistenza alle malattie: normale, eccetto per l'oidio verso i cui attacchi presenta una certa sensibilità.
Comportamento rispetto alla moltiplicazione per innesto: normale.
Utilizzazione
Esclusivamente per la vinificazione.