Perricone
di A. Mazzei ed A. Zappalà
da "Perricone", in Principali vitigni da vino coltivati in Italia - Volume IV, Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste, 1965

Sinonimi (ed eventuali errati)

Il barone Antonio Mendola attribuisce il nome di "Perricone nera" ad un'uva siciliana e del Vesuvio. Trattasi, quasi certamente, del vitigno in oggetto. Carpentieri riporta i seguenti sinonimi: "Pignatello" (provincia di Trapani); "Guarnaccia nera" (prov. di Agrigento); "Tuccarino di Catania" (prov. di Enna). Noi abbiamo riscontrato solo il primo sinonimo, nelle province di Palermo e Trapani. Cavazza riporta anche i seguenti sinonimi: "Niuru", "Pignateddu", "Quarnaccia" e "Nieddara".

Descrizione Ampelografica

Il vitigno è stato descritto utilizzando un clone di "Perricone" nella collezione ampelografica dell'Istituto Tecnico Agrario di Marsala, sita a Marsala (prov. di Trapani), contrada "Badia". I caratteri rilevati nella predetta collezione sono stati, successivamente, confrontati con quelli presentati dallo stesso vitigno coltivato nei comuni di Palermo, Lercara Friddi (Palermo), Castellammare del Golfo (Trapani), Agrigento e con quelli presentati dai cloni coltivati nella collezione ampelografica dell'Istituto Tecnico Agrario di Catania.

Germoglio di 10-20 cm

Figura 1: Apice di Perricone.

Apice: espanso, verde-biancastro, lanugginoso.

Foglioline apicali (dalla 1a alla 3a): piegate a gronda, bronzate, lanugginose.

Foglioline basali (dalla 4a in poi): spiegate, verde-giallastre, aracnoidee.

Asse del germoglio: eretto.

Germoglio alla fioritura

Apice: espanso, verdastro, sub-lanugginoso.

Foglioline apicali: spiegate, verde-chiare con lievi sfumature bronzee, aracnoidee o glabre.

Foglioline basali: spiegate, verde-chiare, glabre.

Asse del germoglio: eretto.

Tralcio erbaceo: verde, a riflessi rossi; sezione trasversale circolare; contorno liscio; interamente lanugginoso.

Viticci: bifidi e trifidi; intermittenti (formula: 0-1-2-0-1-2-0...); lunghi e sottili.

Infiorescenza: lunghezza media 10-12 cm; piuttosto conica.

Figura 2: Foglia di Perricone.

Foglia : media, pentagonale tondeggiante; trilobata, quinquelobata o intera; seno peziolare a lira più o meno aperta; qualche volta assai slargata sì da rassomigliare ad una U; seni laterali poco profondi, a V più o meno aperta; lobi piuttosto piani; angolo alla sommità dei lobi terminali tendente all'ottuso; pagina superiore colore verde scuro, superficie del lembo un po' ondulata, glabra, liscia; pagina inferiore colore verde pallido, glabra; nervature principali verdi, sia sulla pagina superiore che su quella inferiore; sporgenti quelle di I e II ordine; lembo sottile, piano; talora lievemente e parzialmente contorto; denti piuttosto pronunciati, a margini irregolari, talora prevalentemente concavi, oppure prevalentemente convessi; irregolari; a base mediamente larga.

Picciolo: medio, piuttosto sottile, cilindrico; verde-chiaro, macchiato di rosso in prossimità del cercine peziolare.

Colorazione autunnale delle foglie: rosso-bruna.

Figura 3: Grappolo di Perricone.

Grappolo a maturità industriale: medio, conico-piramidale, ora alato, ora allungato; compatto; lunghezza media del grappolo, cm 20; peduncolo erbaceo, con qualche area suberizzata, grosso, corto, prevalentemente verde-chiaro; pedicello corto o molto corto, grosso, verde, con cercine mediamente evidente o molto evidente, verrucoso; pennello corto (talora lungo), asciutto, prevalentemente incolore, rosso vinoso verso l'estremità libera.

Acino: medio, sferico, talora poliedrico per eccessiva compattezza del grappolo; buccia blu oscura, talora nerastra, con colore regolarmente distribuito, molto pruinosa, spessa e coriacea; ombelico persistente e punteggiato; polpa carnosa, a sapore dolce e semplice; succo lievemente verdastro.

Vinaccioli: numero medio, 3 per acino; qualche volta, due; grossi; con becco acuto; calaza ovale, ampia, concava; rafe esile.

Tralcio legnoso: medio (in media, m 1,50, circa); robusto e fragile; poco ramificato; con corteccia resistente; sezione trasversale circolare; superficie parzialmente pruinosa, per lo più ai nodi, glabra, striata; nodi appiattiti; meritalli piuttosto medi (circa 7 cm), di colore rossastro, distribuito uniformemente; gemme arrotondate; cercine peziolare stretto, poco evidente, rettilineo perpendicolare.

Tronco: medio.

Fenologia

Condizioni di osservazione: si considerano quelle della collezione ampelografica dell'Istituto Tecnico Agrario di Marsala, sita a Marsala (prov. di Trapani), contrada "Badia".

Ubicazione

Longitudine: 12°27'26" E Greenwich.

Latitudine: 37°47'46" N.

Altitudine: m 7, circa, s.l.m.

Esposizione: Nord-Ovest.

Portinnesto: "Rupestris du Lot".

Età delle viti: anni 6.

Sistema di allevamento: a piccola espansione (alberello marsalese).

Terreno: piano, calcareo-argilloso.

Fenomeni vegetativi

Germogliamento: precoce; fra la seconda e la terza decade di Marzo.

Maturazione dell'uva: III epoca, fra la seconda e la terza decade di Settembre.

Caratteristiche ed Attitudini colturali

Vigoria: ottima; forma di allevamento a piccola espansione (alberello basso marsalese o allevamento all'"alcamese"); potatura corta o mista.

Produzione: buona e costante (50-80 q.li per ha).

Posizione del primo germoglio fruttifero: 2°-3° nodo.

Numero medio di infiorescenze per germoglio: una.

Fertilità delle femminelle: scarsa.

Resistenza ai parassiti ed altre avversità: buona

Comportamento rispetto alla moltiplicazione per innesto: buona affinità con i portinnesti diffusi nella zona.

Utilizzazione

Esclusivamente per la vinificazione.