Plassa
di G. Dalmasso, G. Dell'Olio ed E. Delleani
da "Plassa", in Principali vitigni da vino coltivati in Italia - Volume II, Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste, 1962

Sinonimi (ed eventuali errati)

Premettiamo che il nome di questo vitigno è voce dialettale, che, a volerla tradurre in lingua italiana, suonerebbe "pellaccia". Talvolta esso ha trovato le varianti di "pelassa" e "pelasina". A prescindere dalle solite varianti, comuni a molti vitigni, quali "Plassa grossa, fina, piccola...", che non sono veri sinonimi, possiamo invece citare fra questi quello di "Cuor duro", usato talora a Cumiana (e che giustamente il Provana di Collegno in una sua relazione all'Esposizione ampelografica di Pinerolo del 1881 criticava, perché "non ha senso essendo la buccia dura e non la polpa" mentre si spiega il nome di "Plassa" o "Pelassa" appunto per lo spessore della buccia). Altro sinonimo più in uso in passato che non oggi è quello di "Scarlattine", dal colore rosso del raspo e dei pedicelli. Talvolta questo nome si aggiungeva al precedente ("Scarlattino Plassa"). Il di Rovasenda prudentemente nel suo "Saggio" non dava però per certa questa sinonimia, mentre riconosceva quella di "Cuor duro".

Descrizione Ampelografica

Per la descrizione venne scelto un clone di un antico impianto franco di piede in comune di S. Secondo di Pinerolo. I caratteri vennero confrontati con altro sulla collina di Superga.

Germoglio di 10-20 cm

Figura 1: Apice di Plassa.

Apice: mediamente globoso, tomentoso, verde con qualche sfumatura bronzata ai bordi.

Foglioline apicali (dalla 1a alla 3a): spiegate, pubescenti alla pagina superiore e cotonose a quella inferiore, di color verde con orli rosei, superiormente, quasi biancastre inferiormente.

Foglioline basali (dalla 4a in poi): spiegate, leggermente pubescenti alla pagina superiore, con leggero tomento a quella inferiore, di color verde.

Asse del germoglio: generalmente a pastorale.

Germoglio alla fioritura

Apice: espanso, di colore verde-rossiccio, pubescente.

Foglioline apicali: spiegate, glabre alla pagina superiore, finemente vellutate a quella inferiore, di color verde.

Foglioline basali: spiegate, glabre alla pagina superiore, finemente vellutate a quella inferiore, di color verde.

Asse del germoglio: eretto.

Tralcio erbaceo: liscio, con sezione circolare, glabro, rossastro.

Viticci: bifidi, lunghi, intermittenti; formula: 0-1-2-3-0-1-2-3...

Fiore: bottone fiorale globoso, fiore di tipo ermafrodita, autofertile.

Figura 2: Foglia di Plassa.

Foglia: di grandezza più che media, tondeggiante, quinquelobata, ma coi lobi inferiori poco marcati, con seno peziolare ellittico, chiuso, con orli sovrapposti; seni laterali superiori abbastanza profondi, stretti, per lo più chiusi con orli sovrapposti: seni inferiori poco profondi, sovente appena accennati; pagina superiore glabra, inferiore con tomento aracnoideo; lembo piuttosto spesso, consistente, con superficie ondulata, bollosa; nervature rilevate, di color verde, rossastre alla base; dentatura larga, con denti piuttosto ottusi, poco pronunciati; colore verde glauco.

Picciolo: di lunghezza un po' meno che media (4/5 della nervatura mediana), glabro, con sfumature rossicce.

Colorazione autunnale delle foglie: rossastra.

Figura 3: Grappolo di Plassa.

Grappolo a maturità industriale: di grandezza più che media, allungato, conico-cilindrico, mediamente serrato, con peduncolo lungo semi-legnoso e raspo rossastro, con pedicelli medi, rossi, con cercine rossastro, pennello rosso.

Acini: di grandezza media o più, subovali, con buccia pruinosa, di color nero-violaceo, resistente, spessa, piuttosto coriacea, polpa carnosa, un po' croccante, succo incolore, di sapore neutro, dolce ma un po' astringente.

Vinaccioli: da 2 a 3, di forma allungata, molto rastremata.

Tralcio legnoso: lungo e robusto, a sezione circolare, con corteccia liscia, resistente, glabra; internodi lunghi; di colore bruno chiaro.

Fenologia

Condizioni d'osservazione:

Ubicazione

Longitudine: 5° 9' E;

Latitudine: 44° 51' N;

Altitudine: m 400 circa s.l.m.;

Esposizione: est-sud, con inclinazione lieve (circa il 3%)

Età delle viti: di oltre 60 anni;

Sistema di allevamento: il tipico vecchio sistema locale "a bue" (gruppi di 4 viti alte); viti franche di piede.

Potatura: mista, con tralci lunghi e speroni.

Fenomeni vegetativi

Germogliamento: piuttosto precoce (verso il 10 aprile).

Fioritura: abbastanza precoce (prima decade di giugno).

Invaiatura: piuttosto precoce (prima decade di agosto).

Maturazione: piuttosto tardiva (3a-4a epoca).

Caduta delle foglie: verso la metà di novembre.

Caratteristiche ed Attitudini colturali

Vigoria: notevole (vitigno molto robusto).

Produzione: notevole e abbastanza costante; va un po' soggetto alla colatura, se in terreni freschi; raramente all'acinellatura.

Posizione del primo germoglio fruttifero: dal 4° nodo in poi.

Numero medio delle infiorescenze per germoglio: due.

Resistenza ai parassiti ed altre avversità: resiste abbastanza bene alle brinate tardive; bene alla peronospora, abbastanza all'oidio, bene al marciume, un po' meno alle tignole.

Comportamento rispetto alla moltiplicazione per innesto: dimostra buona affinità coi comuni portinnesti (più usati oggi il "420 A" e la "Kober 5 BB").

Utilizzazione

Per la vinificazione