Schiava
di I. Cosmo, F. Sardi ed A. Calò
da "Schiava", in Principali vitigni da vino coltivati in Italia - Volume II, Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste, 1962

Sinonimi (ed eventuali errati)

Nel Comasco, ove questa "Schiava" è maggiormente diffusa, assume varie denominazioni, quali "Botascera", "Matta", "Mergellana", "Montorfana", "Schiava di Como". La si ritrova anche nel Bergamasco, ove però è poco importante, sotto il nome di "Schiava locale". Con Decreto del 30 Maggio 2018, pubblicato in gazzetta Ufficiale n. 133 dell 11/06/2018, è stata riconosciuta la sinonimia tra la Schiava N. (224) ed Erbanno N. (419).

Descrizione Ampelografica

Per la descrizione ampelografica di questo vitigno è stato utilizzato un clone di "Schiava lombarda" esistente presso la collezione ampelografica della Stazione Sperimentale di Viticoltura e di Enologia di Conegliano. I caratteri rilevati nella predetta collezione sono stati confrontati con quelli riscontrati sulla "Schiava lombarda" coltivata a Costa Monticello in provincia di Bergamo ed a Montevecchia in provincia di Como.

Germoglio di 10-20 cm

Figura 1: Apice di Schiava.

Apice: mediamente espanso, cotonoso-vellutato, verde-biancastro con bordi violacei.

Foglioline apicali (dalla 1a alla 3a): spiegate, aracnoidee e di colore bronzato sulla pagina superiore, cotonose e verdastre sulla pagina inferiore; trilobate e con lobo centrale allungato (lanceolate).

Foglioline basali (dalla 4a in poi): piegate ma con bordi leggermente revoluti; quasi glabre e di colore verde chiaro sulla pagina superiore, lanugginose e grigio-verdi inferiormente, trilobate.

Asse del germoglio: curvo, verde con leggere striature nocciola da un lato.

Germoglio alla fioritura

Apice: espanso, vellutato, verdastro con sfumature bronzate ai bordi.

Foglioline apicali: spiegate, quasi glabre superiormente, leggermente aracnoidee e setolose sulle nervature nella pagina inferiore, verdastre e con sfumature bronzate, trilobate.

Foglioline basali: leggermente piegate a gronda, glabre superiormente, aracnoidee nella pagina inferiore; verdi, trilobate.

Asse del germoglio: curvo.

Tralcio erbaceo: sezione leggermente ellittica, contorno costoluto, peli molto radi, di colore verde con striature rossastre da un lato.

Viticci: subcontinui (formula 0-1-2-0-1-2...), bifidi, di colore verde e rossi alla base.

Infiorescenza: di grandezza più che media, con spesso un piccolo viticcio riccioluto.

Fiore: ermafrodita, regolare.

Figura 2: Foglia di Schiava.

Foglia: grande, pentagonale, tri o quinquelobata; seno peziolare a lira, seni laterali superiori a U aperto, inferiori appena accennati; lembo spesso, un po piegato a gronda, con superficie bollosa; lobi un po involuti e angolo alla sommità dei lobi terminali retto; pagina superiore glabra, verde chiaro, opaca con nervature verdi; pagina inferiore lanugginosa, di colore grigio-verde chiaro con nervature vellutate e sporgenti; denti laterali molto pronunciati, irregolari, convessi, acuti.

Picciolo: medio per lunghezza e grossezza, glabro e setoloso lungo il canale; sezione trasversale non evidente; di colore verde con sfumature rosate.

Figura 3: Grappolo di Schiava.

Grappolo a maturità industriale: grosso (lunghezza 25-30 cm.), compatto, allungato, cilindrico-conico, talvolta alato; peduncolo visibile, semilegnoso.

Acino: più che medio, quasi grosso (diametro medio 17 mm.), sferoide, irregolare; ombelico persistente; sezione trasversale circolare, irregolare; buccia pruinosa di colore nero-violaceo con distribuzione regolare della colorazione, poco consistente; succo incolore, sapore neutro, polpa succosa; pedicello medio, verde; cercine evidente, verde-bruno, rugoso; pennello medio, rossastro; separazione del pedicello dall acino facile.

Vinaccioli: 2-3 per acino, piccoli, con becco corto.

Tralcio legnoso: robusto, poco ramificato; sezione trasversale circolare; superficie striata e nodi poco evidenti; glabro; lunghezza dei meritalli 8 e 10 cm., di colore nocciola con nodi più scuri; gemme coniche, normali.

Fenologia

Condizioni di osservazione: si considerano quelle riguardanti la collezione ampelografica della Stazione Sperimentale di Viticoltura e di Enologia di Conegliano, nella quale il clone è stato introdotto; i dati raccolti sono stati poi controllati anche in due zone di coltura e precisamente nel Comasco e nel Bergamasco.

Ubicazione

Per l ubicazione, il clima, il terreno, ecc., nonché per le fasi vegetative della vite e per il calendario di maturazione dell uva, si rimanda però ad una delle seguenti monografie pubblicate in precedenza: "Tocai friulano", "Riesling italico", "Raboso Piave", "Raboso veronese" e "Pinella".

Fenomeni vegetativi

Germogliamento: medio-precoce.

Fioritura: media-precoce.

Invaiatura: media (20-25 agosto).

Maturazione dell uva: III-IV epoca (fine settembre-primi di ottobre).

Caratteristiche ed Attitudini colturali

Vigoria: buona.

Produzione: regolare ed abbondante.

Posizione del primo germoglio fruttifero: 2° nodo.

Numero medio di infiorescenze per germoglio: 2.

Fertilità delle femminelle: nulla.

Resistenza ai parassiti ed altre avversità: un po sensibile al marciume e all oidio.

Comportamento rispetto alla moltiplicazione per innesto: normale.

Utilizzazione

Esclusivamente per la vinificazione.