da "Verduzzo trevigiano", in Principali vitigni da vino coltivati in Italia - Volume II, Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste, 1962
Sinonimi (ed eventuali errati)
Per questi due vitigni [Verduzzo friulano e trevigiano, NdR], tra loro nettamente diversi, non si conoscono sinonimi, se si eccettuano quelli dialettali di "Verduz" (Acerbi, 1825), "Verduzz" (Coceani, 1921), "Verduzo" e "Verduza" (Zava, 1901). Il Marzotto (1925) dà come sinonimi di "Verduzzo" quelli di "Verdana friulana", "Verduzzo giallo" o "Romandolo", "Verdicchio friulano" e per errore "Verdisio". Tutti questi sinonimi, però, astrazione fatta per quello di "Verduzzo giallo", non sono più in uso e con "Ramandolo" (dal nome di una nota località del Tarcentino in provincia di Udine) si designa il tipo di vino dolce ottenuto dalle uve di "Verduzzo friulano" (Perusini, 1934). Nelle rispettive zone di coltivazione entrambi i vitigni vengono denominati semplicemente "Verduzzo"; è però auspicabile, allo scopo di evitare confusioni, che venga adottata la dizione di "Verduzzo friulano" per l'uno e di "Verduzzo trevigiano" per l'altro.
Descrizione Ampelografica
Per la descrizione di questo vitigno è stato utilizzato un clone di "Verduzzo trevigiano" esistente presso la collezione della Stazione Sperimentale di Viticoltura e di Enologia di Conegliano. I caratteri ivi rilevati sono stati confrontati con quelli del "Verduzzo trevigiano" coltivato in provincia di Treviso (Conegliano, Orsago, Villanova di Motta).
Germoglio di 10-20 cm
Apice: espanso, lanugginoso, verde biancastro con orli bronzati.
Foglioline apicali (dalla 1a alla 3a): un po' a gronda, cotonosa la 1a su entrambe le pagine; pubescenti di sopra la 2a e 3a; feltrate inferiormente; colore verde bronzato superiormente, biancastre di sotto; seno peziolare molto aperto; lanceolato il lobo mediano.
Foglioline basali (dalla 4a in poi): spiegate, con qualche pelo sulla pagina superiore, feltrate di sotto, verdi superiormente e biancastre inferiormente; lobo mediano lanceolato; seno peziolare a V-U; seni laterali mediamente profondi; pentalobate; denti abbastanza regolari, mucronati, con margini convessi.
Asse del germoglio: curvo e con radi, lunghi peli.
Germoglio alla fioritura
Apice: mediamente espanso, piccolo, cotonoso, verde biancastro con leggere sfumature rosa.
Foglioline apicali: spiegate, lanugginosa la 1a, meno tomentosa la 2a e 3a, di colore verde biancastro con sfumature dorate.
Foglioline basali: spiegate, con radi peli superiormente, feltrate di sotto, di colore verde con riflessi dorati, seno a U aperto, pentalobate.
Asse del germoglio: curvo con rada lanuggine.
Tralcio erbaceo: sezione trasversale leggermente schiacciata, superficie striata, verde con striature, vinose.
Viticci: bifidi e trifidi, intermittenti (formula: 0-1-2-0-1-2...).
Infiorescenza: lunga 10-12 cm, piramidale, o cilindro-conica.
Fiore: normale, ermafrodita.
Foglia: di grandezza media, pentagonale, orbicolare, quinquelobata; seno peziolare a U, seni laterali superiori a U chiudentisi o con bordi sovrapposti, abbastanza profondi; seni laterali inferiori a V-U poco profondi; angolo alla sommità del lobo mediano generalmente ottuso; lobi marcati, lanceolato quello mediano; lembo un po' ondulato con superficie liscia; pagina superiore verde chiaro, opaca; pagina inferiore verde molto chiaro, feltrata; nervature verdi, talvolta con la base rossastra; denti mediamente pronunciati, un po' irregolari, con margini convessi e base larga.
Picciolo: corto, di media grossezza, aracnoideo, verde sfumato in rosso da un lato.
Colorazione autunnale delle foglie: giallastra.
Grappolo a maturità industriale: medio (lungo circa 15-20 cm), cilindro-piramidale, alato, di media compattezza; peduncolo lungo, sottile, verde; pedicelli sottili, lunghi; cercine abbastanza ingrossato; pennello piccolo, giallognolo.
Acino: medio, ovoidale; buccia verde, punteggiata, con ombelico persistente, abbastanza sottile; polpa succosa, dolce, di sapore semplice.
Vinaccioli: 1-2 per acino, piccoli.
Tralcio legnoso: di sezione quasi circolare, abbastanza robusto, di colore nocciola chiaro, con sfumature marrone marcate ai nodi; internodi di 8-10 cm; nodi evidenti; gemme globose, sporgenti.
Tronco: robusto.
Fenologia
Condizioni d'osservazione: si considerano quelle riguardanti la collezione ampelografica della Stazione Sperimentale di Viticoltura e di Enologia di Conegliano.
Ubicazione
Per l'ubicazione, il clima, il terreno, ecc., nonché per le fasi vegetative della vite e per il calendario di maturazione dell'uva, si rimanda ad una delle seguenti monografie pubblicate in precedenza: "Tocai friulano", "Riesling italico", "Raboso Piave", "Raboso veronese", "Pinella".
Fenomeni vegetativi
Germogliamento: un po' tardivo.
Fioritura: media.
Invaiatura: media.
Maturazione dell'uva: IV epoca (prima decade di ottobre).
Caratteristiche ed Attitudini colturali
Vigoria: buona.
Produzione: buona e costante.
Posizione del primo germoglio fruttifero: 1°-2° nodo.
Numero medio di infiorescenze per germoglio: 1-2.
Fertilità delle femminelle: molto scarsa.
Resistenza alle malattie e ad altre avversità: un po' sensibile all'oidio; talvolta è soggetto ad impallinamento.
Comportamento rispetto alla moltiplicazione per innesto: normale.
Utilizzazione
Esclusivamente per la vinificazione.