Chardonnay
di U. Benetti, A. Cersosimo ed I. Roncador
da "Chardonnay", in Principali vitigni da vino coltivati in Italia - Nuova serie, Vol. I, ISV di Conegliano Veneto- Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste, 1989

Sinonimi (ed eventuali errati)

Fino al 24/10/1978, data in cui con D.M. del Ministero per l'Agricoltura e le Foreste gli veniva riconosciuta la dignità di varietà autonoma, con la conseguente iscrizione nel Catalogo Nazionale delle Varietà di Viti, lo Chardonnay era confuso in Italia con il Pinot bianco che, com'è noto, deriva invece da una mutazione genetica del Pinot nero, riguardante la sola colorazione del frutto. In Francia, suo paese di origine, la questione venne affrontata e risolta più di un secolo prima quando, nel 1872, venne presentato in veste autonoma, e non più come Pinot bianco Chardonnay, all'esposizione viticola di Lione. Molti sono i sinonimi dello Chardonnay riportati in letteratura (Mas et Pulliat; Viala et Vermorel; Molon; Galet, ecc.), quasi tutti di origine francese, che corrispondono alle denominazioni localmente adottate entro la vasta area di coltivazione. Fra le più frequenti si ricordano: Chardenet, Chaudenet, Chaudenay, Pinot blanc à Cramant, Pinot blanc Chardonnay (Marne, Borgogne, Côte d'or); Noirien blanc, Chardonay (Morelot); Arnoison, Arnaison blanc (Touraine); Màconnais (Indre-et-Loire); Aubain, Auvernat blanc, Auxois blanc (Lorraine); Epinette blanc (Champagne); Plant de Tonnerre (Yonne); Petite Sainte Marie (Savoie); Petit Chatey (Jura) ed ancora Weiss Klewner, Weiss Elder, Weiss Silber, Weiss Burgunder, Später Weiss Burgunter (Germania). In Italia, nonostante il riconoscimento ufficiale, è ancora diffuso con il nome di Pinot-Chardonnay o Pinot bianco Chardonnay. Nel Trentino, per differenziarlo dal Pinot bianco vero (detto Pinot verde) viene chiamato Pinot giallo per via di una più intensa colorazione gialla che assume il grappolo alla maturazione.

Descrizione Ampelografica

La descrizione è stata effettuata presso l'azienda agricola dell'Istituto Agrario di S. Michele all'Adige (TN). Il vigneto, posto su terreno di medio impasto tendente al compatto, con esposizione Ovest/Sud-Ovest, era costituito da viti di Chardonnay innestate su 41B (Chasselas x Berlandieri), allevate a pergola trentina semplice. I dati rilevati sono stati confrontati con quelli osservati presso altri vigneti della zona di produzione (Pressano-Lavis) e della collezione ampelografica dell'I.S.V. a Susegana (TV).

Germoglio (osservazioni su germogli di 10-30 cm)

Figura 1: Apice di Chardonnay.

001 - Forma dell'estremità - 5) semiaperto

002 - Distribuzione della pigmentazione antocianica sull'apice - 2) agli orli

003 - Intensità della pigmentazione antocianica dell'estremità - 5) media

004 - Densità dei peli striscianti (lunghi) sull'apice - 3) leggera

005 - Densità dei peli diritti (corti) sull'apice - 3) leggera

- Colore dell'apice (escluso gli antociani) - 3) giallo bronzato

- Asse del germoglio - 1) eretto

Foglioline apicali (le prime tre a partire dall'apice)

- Aspetto del lembo - 1) spiegate

- Densità dei peli striscianti (lunghi) - 5) media

- Densità dei peli diritti (corti) - 3) leggera

- Distribuzione della pigmentazione antocianica - 2) agli orli

- Colore (escluso gli antociani) - 3) giallo bronzato

Foglioline basali (quelle ancora in accrescimento poste immediatamente al di sotto delle prime tre)

- Aspetto del lembo - 1) spiegate

- Densità dei peli striscianti (lunghi) - 1) nulla o leggerissima

- Densità dei peli diritti (corti) - 1) nulla o leggerissima

- Distribuzione della pigmentazione antocianica - 2) striata

- Colore (escluso gli antociani) - 4) verde

Germoglio alla fioritura

006 - Portamento (su tralcio non palificato) - 1) eretto

007 - Colore della faccia dorsale degli internodi - 2) verde striato di rosso

008 - Colore della faccia ventrale degli internodi - 1) verde

009 - Colore della faccia dorsale dei nodi - 3) rosso

010 - Colore della faccia ventrale dei nodi - 2) verde striato di rosso

011 - Densità dei peli diritti (corti) sui nodi - 1) leggerissima

012 - Densità dei peli diritti (corti) sugli internodi - 1) leggerissima

013 - Densità dei peli striscianti (lunghi) sui nodi - 1) nulla

014 - Densità dei peli striscianti (lunghi) sugli internodi - 1) nulla o leggerissima

015 - Pigmentazione antocianica delle gemme - 5) media

Cirri

016 - Distribuzione sul tralcio - 1) discontinua

0l7 - Lunghezza - 5) medi

Tipo - 2-3) bifidi o trifidi

Foglia giovane (le prime 6 foglie dell'apice, alla fioritura)

051 - Colore della pagina superiore - 1) verde

053 - Densità dei peli striscianti (lunghi) tra le nervature della pagina inferiore - 1) nulla o leggerissima

054 - Densità dei peli dritti (corti) tra le nervature della pagina inferiore - 1) nulla o leggerissima

055 - Densità dei peli striscianti sulle nervature principali della pagina inferiore - 1) nulla o leggerissima

056 - Densità dei peli dritti sulle nervature principali della pagina inferiore - 1) nulla o leggerissima

Apice

- Forma dell'estremità - 5) semiaperto

- Distribuzione della pigmentazione antocianica - 2) striata

- Intensità della pigmentazione antocianica all'estremità - 5) media

- Densità dei peli striscianti (lunghi) sull'apice - 3) leggera

- Densità dei peli dritti (corti) sull'apice - 3) leggera

- Colore (escluso gli antociani) - 3) giallo bronzato

- Asse del germoglio - 1) eretto

Foglioline apicali (le prime tre a partire dall'apice)

- Aspetto del lembo - 1) spiegate

- Densità dei peli striscianti (lunghi) - 3) leggera

- Densità dei peli dritti (corti) - 1) nulla o leggerissima

- Distribuzione della pigmentazione antocianica - 2) striata

- Colore (escluso antociani) - 3) giallo bronzato

Foglioline basali (quelle ancora in accrescimento poste immediatamente al di sotto delle prime tre)

- Aspetto del lembo - 1) spiegate

- Distribuzione della pigmentazione antocianica - 1) assente

Figura 2: Foglia di Chardonnay.

Foglia adulta

065 - Taglia - 5) media

066 - Lunghezza - 3-5) corta o media

067 - Forma del lembo - 4) orbicolare

068 - Numero dei lobi - 1-2) foglia intera o con accenno a tre lobi

069 - Colore della pagina superiore del lembo - 5) verde medio

- Colore della pagina inferiore del lembo - 3) verde chiaro

070 - Pigmentazione antocianica delle nervature principali della pagina superiore del lembo - 1) leggerissima

071 - Pigmentazione antocianica delle nervature principali della pagina inferiore del lembo - 1) nulla o leggerissima

072 - Depressione sulla pagina superiore del lembo (fra le nervature secondarie e terziarie) - 1) assente

073 - Ondulazione del lembo fra le nervature principali o secondarie - 2) localizzata al punto peziolare

074 - Profilo del lembo (taglio trasversale nel mezzo del lembo) - 2) a gronda (leggermente)

- Profilo dei lobi - 1) piano

075 - Bollosità della pagina superiore del lembo (convessità tra le nervature di ultimo ordine) - 1) leggerissima

076 - Forma dei denti - 2) a lati rettilinei

077 - Lunghezza dei denti - 3) corti

078 - Lunghezza dei denti in rapporto alla larghezza della loro base - 3) corti

- Regolarità - 2) irregolari

- Prominenza - 1) poco pronunciati

- Larghezza della base - 1) a base larga

079 - Forma del seno peziolare - 4) poco aperto

080 - Forma della base del seno peziolare - 1) sagomata ad U

081 - Particolarità del seno peziolare - 2) fondo spesso limitato dalle nervature nel punto peziolare

- Angolo della sommità dei lobi terminali - 2) retto

084 - Densità dei peli striscianti tra le nervature della pagina inferiore - 1) nulla o leggerissima

085 - Densità dei peli dritti fra le nervature della pagina inferiore - 1) nulla o leggerissima

086 - Densità dei peli striscianti sulle nervature della pagina inferiore - 1) leggerissima

087 - Densità dei peli dritti sulle nervature della pagina inferiore - 3) leggera

088 - Pelosità strisciante sulle nervature principali della pagina superiore - 1) assente

089 - Pelosità dritta sulle nervature principali della pagina superiore - 1) assente

- Densità dei peli striscianti sulla pagina superiore - 1) nulla o leggerissima

- Densità dei peli diritti sulla pagina superiore - 1) nulla o leggerissima

- Lucentezza - 1) opaca

- Sporgenza delle nervature - 1) leggermente sporgenti

090 - Densità dei peli striscianti sul picciolo - 1) nulla o leggerissima

091 - Densità dei peli dritti sul picciolo - 1) nulla o leggerissima

092 - Lunghezza del picciolo - 5) medio

093 - Lunghezza del picciolo in rapporto alla nervatura mediana - 3) più corto

- Grossezza del picciolo - 2) medio

- Sezione trasversale del picciolo con canale - 2) poco evidente

Tralcio erbaceo

- Sezione trasversale - 1) circolare

- Tomentosità - 1) glabro

- Colore - 1-2) verde o rosso da un lato

- Diffusione del colore - 2) parzialmente diffuso

Sarmento (tralcio legnoso, dopo la caduta delle foglie)

101 - Sezione trasversale - 1) circolare

102 - Superficie - 1-3) liscia o striata

103 - Colore generale - 4) bruno rossastro

- Distribuzione del colore - 1) uniforme

- Superficie - 3) non pruinosa

104 - Lenticelle - 9) presenti

- Corteccia - 1-2) aderente con lenticelle o resistente

- Lunghezza - 2) medio

- Consistenza - 2) robusto

- Aspetto - 1) poco ramificato

- Nodi - 3) globosi

105 - Densità dei peli dritti sui nodi - 5) media

106 - Densità dei peli dritti sugli internodi - 1) nulla o leggerissima

- Diffusione della tomentosità - 2) parzialmente diffuso

- Colore del tomento - 1) tendenzialmente bianco

- Gemme - 2) coniche

- Gemme - 1) poco evidente

- Cercine peziolare - 1) largo

- Cercine peziolare - 2) non evidente

- Cercine peziolare - 2) rettilineo perpendicolare

Tronco

- Aspetto - 3) robusto

Infiorescenza

151 - Sesso del fiore - 3) ermafrodita

152 - Livello d'inserzione della prima infiorescenza - 2) terzo nodo

153 - Numero di infiorescenze per tralcio - 3) da 2,1 a 3 infiorescenze

154 - Lunghezza dell'infiorescenza prossimale - 5) media

- Forma del bottone fiorale - 1) globoso

- Dimensione del bottone fiorale - 1) piccolo

- Fertilità del fiore - 1) autofertile

Figura 3: Grappolo di Chardonnay.

Grappolo

201 - Numero medio di grappoli per tralcio - 3) da 2,1 a 3 grappoli

202 - Taglia - 5) medio

203 - Lunghezza - 5-3) medio o corto

- Forma del grappolo - 3) piramidale

- Forma del grappolo - 2) alato

204 - Compattezza del grappolo - 7) compatto

205 - Numero degli acini - 5) medio

206 - Lunghezza del peduncolo - 3) corto

207 - Lignificazione del peduncolo - 5) media (semilegnoso)

- Grossezza del peduncolo - 2) grosso

Acino

220 - Grossezza - 5) medio

221 - Lunghezza - 3) corto

222 - Uniformità della grossezza - 1) non uniforme

223 - Forma dell'acino - 3) arrotondata

224 - Sezione trasversale - 2) circolare

225 - Colore dell'epidermide - -) giallo ambrato

226 - Uniformità del colore dell'epidermide - 2) uniforme

227 - Pruina - 5) media

228 - Spessore della buccia - 5) media

- Consistenza della buccia - 1) tenera

229 - Ombelico - 2) apparente - 1) infossato

230 - Colorazione della polpa - 1) non colorata

232 - Succulenza della polpa - 2) succosa

233 - Rendimento in succo - 7) elevato

234 - Consistenza della polpa - 1) molle

236 - Particolarità del sapore - 4) speciale (leggermente aromatico fino leggermente moscato)

238 - Lunghezza del pedicello - 3-5) corto o medio

239 - Separazione del pedicello - 2) facile

- Colore del pedicello - 1) verde

- Cercine - 1) evidente

- Colore del cercine - 1) verde

- Lunghezza del pennello - 1) corto

- Colore del pennello - 2) colorato

241 - Presenza di semi - 3) presenti

- Numero medio di vinaccioli per acino - 3) fino a 3 semi

242 - Lunghezza dei semi - 5) medi

- Forma dei semi - 1) globosi

- Forma del becco - 1) a becco grosso

243 - Peso medio di 100 semi da acini della parte centrale di 10 grappoli - 5) medio

244 - Scanalature (striature) sulla faccia dorsale dei semi - 1) assenti

Fenologia

301 - Epoca di germogliamento - 3) precoce

302 - Epoca di fioritura - 3) precoce

303 - Epoca di invaiatura - 3) precoce

304 - Epoca della maturazione fisiologica - 3-5) precoce o media

305 - Inizio dell'agostamento (lignificazione) - 3-5) precoce o medio

306 - Colorazione autunnale delle foglie - 1) giallo

351 - Vigore del tralcio - 5) medio

352 - Crescita dei germogli pronti - 5-7) media o forte

353 - Lunghezza degli internodi - 3) corti

354 - Diametro medio degli internodi (diametro max) - 3) sottile

Dati produttivi

502 - Peso medio del grappolo - 1-3) molto basso o basso

503 - Peso medio dell'acino (media di 100 acini) - 1-3) molto basso o basso

504 - Produzione media di uva per ettaro - 5) media

505 - Tenore in zucchero del mosto (in %) - 5) medio

506 - Acidità totale del mosto (acido tartarico g/1) - 5) media

- Fertilità delle femminelle - 4) scarsa

Caratteristiche ed Attitudini colturali

Vitigno di elevata vigoria e fenologia precoce. La sua fertilità inizia sin dalle prime gemme basali (2a-3a) e presenta una media di 2-3 grappoli per germoglio. La produzione risulta molto regolare ed abbondante, con scarso apporto di uva di seconda fioritura. Discreta la gradazione zuccherina dell'uva (circa 18-19%) e buono il suo livello di acidità fissa (7,5-8,5‰). Generalmente contenuti i valori del pH (3,1-3,2). Soffre le gelate primaverili e le zone eccessivamente umide nelle quali può mostrare fenomeni di colatura; in queste zone è facile osservare manifestazioni anche intense di Flavescenza dorata. Il suo grappolo compatto e la buccia sottile possono favorire la formazione di marciume durante la maturazione. Buona la resistenza alla peronospora, un po' meno alla Botrytis ed all'oidio. Buona anche la sua affinità con i più diffusi portinnesti.

Resistenze (aspetti macroscopici)

- Alle avversità climatiche - 3) buona

- Agli agenti parassitari - 2) media

Comportamento nella moltiplicazioni vegetativa

- Affinità d'innesto con i più diffusi portinnesti - 3) buona

Utilizzazione

Viene utilizzato esclusivamente per la produzione di vino, sia del tipo tranquillo che spumante. La vinificazione viene effettuata generalmente in purezza per la produzione di vini di qualità. Può essere mescolato vantaggiosamente anche con altre uve per la produzione di vini comuni da tavola. Nel primo caso si hanno vini di un colore giallo paglierino scarico, con profumo delicatamente fruttato che ne costituisce una sua caratteristica. Di gusto leggermente amarognolo ma gradevole, armonico, morbido giustamente fresco e vivace di acidità.