, CNR - Istituto di Virologia Vegetale, UOS Grugliasco (TO), 2010
Sinonimi (ed eventuali errati)
Moscatellina o Romitaggi (Ermitage) in alcune zone della provincia di Alessandria.
Descrizione Ampelografica
Germoglio
Apice: glabro (o appena appena aracnoideo), verde con orli sfumati di rosso.
Foglioline apicali (dalla 1a alla 3a): piegate a gronda, di colore verde giallastro, lucide, appena sfumate di rosso ai bordi, inferiormente quasi glabre.
Foglioline basali (dalla 4a in poi): di colore verde chiaro, lucide, glabre.
Tralcio erbaceo: verde su entrambi i lati o appena sfumato di rosso su quello dorsale.
Foglia adulta: medio-piccola, cuneiforme e spesso più larga che lunga, trilobata o quinquelobata; seno peziolare aperto, a V o a graffa; seni laterali superiori a U o a lira (spesso con lembi sovrapposti), inferiori a U o a V; il lembo è nettamente piegato a coppa, di colore verde chiaro, opaco, con nervature verdi; la superficie, generalmente non molto bollosa, nelle foglie basali è increspata lungo le nervature principali; denti pronunciati, a base media, irregolari, a margini da un lato concavi dall’altro convessi; pagina inferiore glabra.
Grappolo a maturità: medio-grande o grande, cilindrico allungato con ali ben sviluppate (talora un’ala è lungamente peduncolata), mediamente spargolo nella parte prossimale, più compatto in quella mediana e distale; peduncolo medio-lungo, verde sfumato di rosso.
Acino: medio-piccolo (1.6 g), da sferoidale a ellissoidale corto (diam.long./diam.equat. = 1.05), con buccia molto pruinosa, di colore blu-nero violetto; sapore nettamente anche se non molto intensamente aromatico.
Fenologia
Germogliamento: media epoca (seconda decade di Aprile).
Fioritura: medio-precoce (prima decade di Giugno).
Invaiatura: media epoca (seconda decade di Agosto).
Maturazione dell’uva: medio-precoce o media epoca (fine Settembre).
Caratteristiche ed Attitudini colturali
Vigoria: media; i tralci hanno corti internodi e presentano grande emissione di rami anticipati tanto da conferire alla vegetazione un aspetto affastellato.
Fertilità e produzione: la fertilità è elevata, anche a livello delle gemme basali, come pure la produzione, soggetta però ad una certa alternanza.
Allevamento e potatura: il Ruchè è generalmente allevato a controspalliera con potatura Guyot e capo a frutto di 10-12 gemme; si adatta però anche alle potature corte.
Suscettibilità ad avversità e fitopatie: viene considerato vitigno assai tollerante nei confronti della peronospora; l’uva giunge a maturazione rapidamente e, quando molto zuccherina, è soggetta agli attacchi delle vespe; il Ruchè teme le primavere fredde e piovose, che ne penalizzano l’allegagione determinando fenomeni di colatura.
Comportamento alla moltiplicazione: buono con i portinnesti più diffusi.
Utilizzazione
Dal Ruchè si ottiene un prodotto alquanto particolare, caratterizzato da un colore rosso rubino brillante e dal profumo intenso, con note fiorali (di rosa) e speziate, che fa da interessante contrasto al sapore secco e asciutto, privo di tannicità. Può anche servire a produrre un vino dolce o abboccato, piacevolmente aromatico (con note di rosa e di piccoli frutti).