Vitouska
in Estratto dalla domanda di iscrizione della varietà al Registro Nazionale presso il MIPAAF

Sinonimi (ed eventuali errati)

Nessuna ipotesi appare plausibilmente formulabile in merito alla etimologia attribuibile alla denominazione di tale vitigno: alcun significato preciso può infatti attribuirsi in lingua slovena alla denominazione di Vitouska, Garganija o Vitouska Garganija, sotto le quali viene indifferentemente riconosciuto dai viticoltori in provincia di Trieste. Non del tutto priva di fondamento potrebbe apparire la posizione di chi individua nella località di Vitovlje, nella zona viticola del Vipacco, in territorio jugoslavo, le radici etimologiche e il probabile centro di origine della "Vitouska".

Descrizione Ampelografica

Si sono condotte osservazioni su viti di Vitouska presenti in 4 diverse aziende in provincia di Trieste, ubicate nei Comuni di Sgonico (278 m s.l.m.) e di Duino-Aurisina (251 m s.l.m.).

Figura 1: Apice di Vitouska.

Germoglio di 10-30 cm: apice espanso, a ventaglio, privo di pigmentazione antocianica, con media presenza di peli distesi.

Foglia giovane: alla fioritura si presenta di colore verde con leggerissime bronzature; assenza di pigmentazione antocianica nella parte distale del tralcio erbaceo; aspetto decisamente lanugginoso dovuto alla presenza di peli coricati sia tra che sulle nervature.

Tralcio erbaceo: portamento semi-eretto, con presenza di evidente e caratteristica colorazione rossa sul lato dorsale di nodi ed internodi; presenza di abbondante lanuggine, formata da peli pressoché esclusivamente coricati.

Viticci: distribuzione discontinua (0-1-2-0-1-2), bifidi o trifidi, lunghi circa 25 cm.

Infiorescenza: inserita generalmente tra il 3° e il 4° nodo; lunghezza circa 15 cm; presente in n° di 1-2 per germoglio e formata da fiori ermafroditi.

Figura 2: Foglia di Vitouska.

Foglia: pentagonale, di grande dimensione, quinquelobata; colorazione verde scuro, con assenza di pigmentazione antocianica sulle nervature; presenza di generalizzate depressioni tra le nervature e forte bollosità del lembo fogliare, che si presenta con profilo discretamente contorto; denti a bordo piano, di lunghezza media e omogenea in rapporto alla lunghezza; seno pezionale a U aperto, senza particolarità di rilievo; seni laterali superiori a U, con lobi leggermente sovrapposti; presenza di tomentosità abbondante, formata da peli pressoché esclusivamente distesi, presenti sia sulle che tra le nervature della pagina inferiore del lembo; assenza di peli lungo le nervature della pagina superiore.

Picciolo: di media lunghezza (c.ca 14 cm); di misura inferiore rispetto alla nervatura mediana; media presenza di peli coricati lungo l'asse del picciolo stesso.

Figura 3: Grappolo di Vitouska.

Grappolo a maturità industriale: di taglia grande, piramidale, alato, compatto e lungo circa 20 cm; peduncolo corto, scarsamente visibile, mediamente lignificato.

Acino: di media grossezza, non uniforme, scarsamente allungato, sferico e a sezione circolare; buccia di colore verde uniforme, mediamente pruinosa; ombelico persistente; polpa succosa e incolore; sapore neutro senza particolarità; pedicello dell'acino corto, di difficile separazione.

Vinaccioli: presenti e di dimensioni piuttosto piccole.

Tralcio legnoso: di colore giallo-cannella, a sezione trasversale ellittica o semi-ellittica a superficie costolata.

Fenologia

Condizioni d'osservazione: le condizioni di coltivazione risultavano essere quelle caratteristi che dell'altopiano carsico: giacitura pianeggiante, terra rossa a tessitura limoso-argillosa e fertilità medio-alta, modestissima profondità dello strato coltivabile direttamente giacente sulla roccia carsica. Le osservazione sono state eseguite su viti in età produttiva, allevate secondo l'uso locale a pergola, fatta eccezione per una delle aziende nella quale la forma di allevamento praticata è risultata assimilabile al doppio capovolto. I rilievi sono stati altresì eseguiti sulle viti di Vitouska presenti nella collezione ampelografica dell'Istituto Sperimentale di Viticoltura di Conegliano.

Fenomeni vegetativi

Germogliamento: 20 Aprile (medio).

Fioritura: 14 Giugno (media).

Invaiatura: 24 Agosto (media).

Lignificazione: 14 Agosto (medio).

Maturazione dell'uva: 08 Ottobre (media).

Caratteristiche ed Attitudini colturali

Vigoria: vite sufficientemente equilibrata; ricca di femminelle.

Produzione: molto buona; una leggera tendenza ad acinellare è ben compensata dalla dimensione e compattezza dei grappoli a maturità industriale.

Posizione del primo germoglio fruttifero: 3°-4° nodo.

Resistenza ai parassiti ed altre avversità: buona; rispetto ai più comuni problemi fitopatologici il comportamento risulta non dissimile dalle varietà più rappresentative per la zona di produzione.

Comportamento rispetto alla moltiplicazione per innesto: buono.

Utilizzazione

Tradizionalmente impiegata per vinificazioni in uvaggio, in mescolanza con le altre uve bianche presenti in provincia di Trieste, risulta da qualche anno oggetto di vinificazione in purezza con esito giudicato lusinghiero da parte di un numero crescente di produttori. La caratteristica freschezza, il profumo fruttato e la discreta eleganza del prodotto giustificano tale interesse, consentendo di distinguerla dalle vinificazioni di Malvasia Istriana, contraddistinta da un bouquet più deciso per una leggera nota aromatica, dal colore più carico e minore scorrevolezza.