Descrizione Ampelografica
Germoglio di 30-40 cm
Apice: aperto, quasi glabro, verde chiaro (appena srumato di giallo e di rosso rame), pigmentazione antocianica molto debole.
Foglioline apicali (dalla 1a alla 3a): spiegate, verdi con sfumature e orli appena ramati, lucide, superiormente glabre, inferiormente appena aracnoidee.
Foglioline basali (dalla 4a in poi): spiegate, seno peziolare a V, colore verde chiaro, lucide, superiormente glabre, inferiormente glabre o quasi.
Tralcio erbaceo: tratto apicale a pastorale, sezione circolare e contorno angoloso, verde, glabro.
Foglia: lamina fogliare di media grandezza, cuneiforme, trilobata (più raramente quinquelobata); seno peziolare a V o a U, seni laterali superiori a U o più raramente chiusi con margini appena sovrapposti, inferiori a V; superiormente ed inferiormente glabra; lembo piano o con bordi un po' involuti, mediamente spesso, superficie liscia o finemente bollosa, di colore verde scuro con nervature verdi; denti mediamente pronunciati, a base media, margini appena convessi e mucronati.
Picciolo: sottile, verde chiaro sfumato talora di rosa, glabro.
Colorazione autunnale delle foglie: giallo-rossastro.
Grappolo a maturità: di media grandezza, cilindrico, spesso allungato, generalmente con 1 o 2 ali, mediamente spargolo, peduncolo di media lunghezza, erbaceo, verde chiaro appena sfumato di rosa, rachide verde.
Acino: medio-piccolo, sferoidale o ellissoidale molto corto, buccia spessa, di colore blu-violetto, pruinosa; polpa incolore poco consistente e succosa, a sapore leggermente aromatico; pedicello di media lunghezza, verde con cercine più scuro.
Vinaccioli: di media dimensione, piriformi.
Fenologia
Condizioni d'osservazione: il vitigno Malvasia nera lunga è stato oggetto di osservazioni ampelografiche, fenologiche ed agronomico-produttive in quattro località.
Ubicazione
Il primo vigneto sperimentale (A) utilizzato per le osservazioni è localizzato a Grinzane Cavour (CN) ed è sede di un'ampia collezione di germoplasma di vite che comprende tutti i vitigni recuperati nell'Italia Nord-Occidentale e numerose cultivar di riferimento regionali, nazionali ed internazionali. Gli altri vigneti in questione sono invece situati nei comuni, siti nella Provincia di Asti, di Moncucco Torinese (B), Castelnuovo Don Bosco (C) e Albugnano (D); in questi ultimi impianti, situati nella zona tradizionale di coltivazione della Malvasia nera lunga, il vitigno di riferimento è la Malvasia di Schierano.
Altitudine: 250 m s.l.m. (A); 400 m s.l.m. (B); 280 m s.l.m. (C); 400 m s.l.m. (D).
Esposizione: lievemente declive, esposizione sud (A); acclive, esposizione sud (B); leggermente acclive, esposizione Sud-Ovest (C); acclive, esposizione Sud-Ovest (D).
Portinnesto: 420A ed SO4 (A); Kober 5BB (B,C); Kober 5BB e 1103 Paulsen (D).
Età: 5-8 anni (A); 35 anni (B); 5-6 anni (C); 4-6 anni (D).
Sistema di allevamento: a controspalliera (A,B,C,D).
Sistema di potatura: Guyot con un solo capo a frutto (A,D); Guyot modificato ad archetto (B,C).
Densità di impianto: 3570 viti/ha (A,D); 4716 viti/ha (B); 4550 viti/ha (C).
Fenomeni vegetativi
Germogliamento: medio-precoce, quasi contemporaneamente (2-3 giorni prima per la precisione) alla Malvasia di Schierano e alla Barbera.
Fioritura: medio-precoce.
Invaiatura: precoce, mediamente in anticipo, rispetto alle varietà di confronto, di circa una settimana.
Lignificazione: precoce.
Maturazione dell'uva: precoce, una e due settimane prima rispetto alla Malvasia di Schierano e alla Barbera rispettivamente.
Caratteristiche ed Attitudini colturali
Vigoria: la Malvasia nera lunga è un vitigno che si presenta leggermente meno vigoroso di tutte le varietà utilizzate come riferimento e l'indice di Ravaz (peso dell'uva prodotta/peso sarmenti di potatura) indica un equilibrio vegeto-produttivo buono soprattutto a Grinzane, dove non si effettuano diradamenti, in quasi tutti i vigneti presi in considerazione. In particolare i germogli hanno un buono sviluppo, ma diametro piuttosto sottile. Inoltre la vigoria delle piante innestate sul portinnesto 420A (a Grinzane) è di norma inferiore a quelle innestate sui portinnesti SO4 e Kober 5BB negli altri vigneti; rispetto alla cultivar aromatica Malvasia di Schierano, la Malvasia nera lunga nell'areale di coltura tradizionale per questi due vitigni, presenta un vigore leggermente più contenuto ma una produttività superiore, senza che questo si traduca in un ridotto accumulo di zuccheri.
Produttività: negli anni durante i quali si sono svolte le osservazioni, la produttività della Malvasia nera lunga è risultata piuttosto elevata, minore rispetto al Barbera ma superiore a quella della Malvasia di Schierano. Questi risultati sono influenzati dal peso del grappolo che è pari ali'incirca a quello del Barbera e sempre superiore a quello della Malvasia di Schierano. La variabilità dei dati ottenuti nei vari siti sperimentali può essere spiegata sia con la tecnica colturale adottata (a Grinzane Cavour non si effettua alcun diradamento) che con gli attacchi precoci di Byctiscus betulae verificatisi a Castelnuovo Don Bosco e a Moncucco nel 1994, che hanno compromesso seriamente l'integrità dei germogli appena schiusi.
Fertilità delle gemme: la fertilità media della Malvasia nera lunga nei campi sperimentali osservati risulta essere di 1.3 infiorescenze per germoglio, generalmente lievemente inferiore a quella dei vitigni utilizzati come riferimento; la distribuzione dei grappoli lungo il capo a frutto è omogenea e la loro presenza anche sulle gemme basali, di media fertilità, permette di effettuare una potatura corta o mista.
Utilizzazione
Per la vinificazione. La "Malvasia nera lunga" si è dimostrata un vitigno adatto a produrre vini con aroma piuttosto intenso e piacevole, vicino come descrittori olfattivi a quello di altre uve rosse aromatiche coltivate in Piemonte. I vini si presentano abbastanza ricchi e corposi, adatti ad una produzione qualificata e decisamente originale.