Sinonimi (ed eventuali errati)
Orpiccio, Dorpiccio, Dorpicchio.
Descrizione Ampelografica
Germoglio di 10-20 cm
Apice: espanso, con leggera pigmentazione antocianica a margine e tomentosità leggera.
Foglioline apicali (dalla 1a alla 3a): piane, cotonose, con leggera pigmentazione antocianica distribuita in modo omogemeo.
Foglioline basali (dalla 4a in poi): piane, verdi con tomentosità di media intensità.
Tralcio erbaceo: glabro, a sezione circolare e superficie liscia, di color verde ed a portamento semieretto; gemma ascellare leggermente pigmentata.
Viticci: corti, a distribuzione discontinua, di tipo sia bifido che trifido.
Infiorescenza: piccola, cilindrica.
Fiore: ermafrodita.
Foglia: media, trilobata, a forma pentagonale tendente all'orbicolare, seno peziolare a V poco aperto o talvolta chiuso, seni laterali superiori poco profondi con apertura a V, seni laterali inferiori quasi sempre assenti o appena accennati; pagina superiore glabra, di color verde chiaro, lucida, mediamente bollosa, con nervature incavate; pagina inferiore più chiara, con nervatura evidenti; peli dritti e striscianti di media densità sia sul lembo che sulle nervature principali; profilo piano con tendenza al revoluto; denti piccoli, corti, irregolari.
Picciolo: glabro, di colore verde, più corto della nervatura mediana.
Colorazione autunnale delle foglie: gialla.
Grappolo a maturità industriale: piccolo, corto, prevalentemente cilindrico, raramente alato, compatto; peduncolo corto, erbaceo; peso medio 200 g circa.
Acino: tondo, di medie dimensioni, uniforme; buccia mediamente consistente, poco pruinosa, di color verde con zone dorate a piena maturazione; ombelico poco apparente; polpa incolore, consistente, a basso rendimento in succo; pedicello corto, verde, a separazione difficile.
Vinaccioli: corti, globosi, a becco grosso e corto, di color nocciola chiaro dorato.
Tralcio legnoso: a sezione circolare e superficie prevalentemente liscia con qualche striatura; internodi di lunghezza media, sottili, di color rosso-violaceo talvolta tendente al grigiastro; nodi viola scuro.
Fenologia
Condizioni d'osservazione: le osservazioni sono state condotte nel periodo 1995-2004 presso l'azienda Mannucci-Droandi, sita nel comune di Montevarchi (AR), in località Caposelvi, frazione collinare compresa nella zona di produzione della DOCG Chianti.
Ubicazione
Il vigneto è localizzato sul versante chiantigiano del Valdarno.
Longitudine: 11°34'48".
Latitudine: 43°29'40".
Altitudine: 240 m s.l.m.
Giacitura: in leggera pendenza.
Portinnesto: S04.
Sistema di allevamento: cordone speronato.
Forma di potatura: con carica di 12 gemme per pianta.
Sesto d'impianto: m 1 sulla fila e m 2,8 tra le file.
Terreno: di origine alluvionale (depositi fluviali pleistocenici), a tessitura argillo-sabbiosa.
Fenomeni vegetativi
Germogliamento: entro metà Aprile, in fase abbastanza tardiva
Fioritura: entro la prima decade di Giugno
Invaiatura: entro la prima decade di Agosto.
Maturazione dell'uva: non precoce, nella seconda metà di Settembre, mediamente 8 giorni prima del Trebbiano toscano.
Caratteristiche ed Attitudini colturali
Vigoria: medio-basso.
Produzione: regolare e media; il grappolo ha dimensioni ridotte ed ha un peso contenuto, mentre le dimensioni dell'acino sono medie.
Resistenza ai parassiti ed altre avversità: presenta scarsa tolleranza agli attacchi di muffa grigia; l'acino non è sensibile a spaccature; il germogliamento tardivo fa sì che il vitigno non sia particolarmente soggetto alle gelate primaverili.
Utilizzazione
Per la vinificazione.