Malvasia Moscata
in Estratto dalla domanda di iscrizione della varietà al Registro Nazionale presso il MIPAAF

Sinonimi (ed eventuali errati)

Il nome Malvasia bianca è quello impiegato nel Torinese per definire questa varietà e Malvasia bianca di Piemonte ne era la principale denominazione storica; i sinonimi attuali con cui questo vitigno è presente sul territorio piemontese sono quelli di Malvasia greca, impiegato maggiormente nell?Alessandrino, e di Moscato greco, utilizzato principalmente nel Monferrato astigiano e casalese. Più raramente si è riscontrato anche il nome di Greco o Grec e quello di Moscatella. Nel Tortonese, mentre un tempo era attestato il popolaresco nome di Uva caccarella (dovuto presumibilmente alla deliquescenza della polpa), ora viene da alcuni indicato con il fantasioso nome di Mosella.

Descrizione Ampelografica

Germoglio

Figura 1: Apice di Malvasia Moscata.

Apice: verde giallastro con orli rosati, poco lanuginoso.

Foglioline apicali: piegate a coppa, rigide, di colore giallo verdastro con sfumature ramate più o meno intense, inferiormente lanuginose.

Foglioline basali: spiegate, di colore rosso rame sfumate di verde; la quarta è inferiormente poco lanuginosa con nervature setolose.

Tralcio erbaceo: verde striato di rosso sul lato dorsale, con portamento eretto e tratto apicale ricurvo; internodi di media lunghezza.

Viticci: molto sviluppati e robusti.

Fiore: ermafrodita.

Foglia adulta: medio-grande, pentagonale, generalmente pentalobata; lembo spesso, con superficie bollosa, talora un po? increspata o con deboli depressioni alla base delle nervature principali; di colore verde scuro con nervature verdi (raramente rosate al punto peziolare); profilo piano o a coppa; denti pronunciati a margini rettilinei; seno peziolare chiuso o con bordi leggermente sovrapposti, a V o a lira; i seni laterali superiori sono profondi, a lira con bordi sovrapposti; pagina inferiore glabra con nervature setolose (peli corti).

Picciolo: corto e robusto, di colore verde.

Portamento: eretto.

Grappolo a maturità: medio-grande, piuttosto allungato; cilindro-conico con 2-3 ali, generalmente compatto; peduncolo corto e robusto, verde.

Acino: grande, ellissoidale corto (diam long. / diam. equat. = 1.11); buccia pruinosa, di medio spessore ma consistente, di colore giallo verdastro, che diviene dorato o addirittura ambrato quando ben esposta al sole; polpa poco consistente, gelatinosa e aderente ai vinaccioli, a sapore intensamente aromatico, moscato, gradevolissimo; distacco dell?acino dal pedicello difficile.

Fenologia

Condizioni d'osservazione: la cultivar Malvasia moscata è stata osservata in tre località: Grinzane Cavour (CN), Lu Monferrato (AL) e Prarostino (TO), dislocate in ambienti colturali distanti e piuttosto diversi. Per quanto riguarda la fenologia, in tutte le situazioni colturali sperimentate la Malvasia moscata si è dimostrata all?incirca contemporanea rispetto alla varietà di riferimento Moscato bianco, con un ritardo di appena qualche giorno in tutte le annate soprattutto per quanto riguarda germogliamento, fioritura ed invaiatura. Nel confronto con l?Arneis in ambiente colturale alpino la Malvasia moscata è apparsa di qualche giorno più tardiva nelle prime fasi, ma l?uva è stata raccolta contemporaneamente all?Arneis. In generale questo vitigno può essere considerato medio-precoce in tutte le fasi vegetative.

Ubicazione

Il campo di collezione del germoplasma di vite di Grinzane C., in provincia di Cuneo, è situato in giacitura declive, con esposizione sud, con una densità d?impianto di 3750 ceppi/ha. Le piante sono allevate a spalliera con potatura a Guyot e sono presenti nella collezione in qualità di cultivar di riferimento piante delle più importanti cultivar regionali e internazionali. Il vigneto di Lu Monferrato si trova in località "cascina Dionigi", presso l?azienda Meda, ed è situato a circa 190 m s.l.m.; la densità di impianto è di 3790 ceppi/ha, la giacitura è declive, con esposizione a sud. Anche in questo vigneto la forma di allevamento adottata è la controspalliera e la potatura è il Guyot con un solo capo a frutto di circa 8 gemme; il portinnesto è il Kober 5BB. Il vigneto di Prarostino, di proprietà della Scuola Malva Arnaldi di Bibiana (TO), è posto in un?area tipicamente pedemontana (750 m s.l.m.), con esposizione sud-est ed una densità di impianto di 4200 ceppi/ha. Le viti sono allevate a spalliera con potatura Guyot e sono costituite da materiale innestato su Kober 5BB. Nei siti sperimentali la Malvasia moscata è stata confrontata con il Moscato bianco a Grinzane e a Lu Monferrato e con la cultivar ad uva bianca Arneis a Prarostino.

Potatura: se ne consiglia una potatura piuttosto lunga.

Terreno: A Grinzane Cavour il terreno è di tipo limo-argilloso calcareo, a reazione subalcalina, con mediocre dotazione di sostanza organica e buona capacità di scambio cationico. A Lu Monferrato, il vigneto insiste su un terreno a tessitura franco-argillosa, di reazione alcalina per l?alta dotazione in carbonati totali; la sostanza organica è scarsa, ma la capacità di scambio cationico sufficiente. Il vigneto di Prarostino è caratterizzato da un terreno di medio impasto a reazione acida, ma che, grazie alla corretta dotazione di sostanza organica, raggiunge una buona capacità di scambio cationico.

Clima: A Grinzane Cavour la media annuale delle temperature è pari a 12,6°C; le precipitazion i medie annue sono di circa 780 mm, con un numero medio annuo di 67 giorni di pioggia. La sommatoria termica in base 10°C è pari a 2598 (medie trentennali). A Lu monferrato il clima è totalmente comparabile a quello di Grinzane Cavour, eccezion fatta per una piovosità più ridotta, pari a circa 730 mm annui di pioggia e maggiormente concentrata nei mesi autunnali. A Prarostino il clima è alpino, con inverni rigidi ed estati fresche; la piovosità è abbondante (circa 1200 mm annui di pioggia), specialmente nei mesi primaverili.

Caratteristiche ed Attitudini colturali

Vigoria: buona.

Fertilità: è risultata di scarsa entità in tutte le zone di sperimentazione rispetto ai vitigni di riferimento.

Numero medio di infiorescenze: inferiore alla media fino alla quarta, quinta gemma del capo a frutto.

Resistenza/sensibilità a vari fattori biotici e ambientali (aspetti macroscopici): - La sensibilità alla Botrytis cinerea e agli altri marciumi del grappolo, nonostante la sua compattezza, è inferiore a quella del Moscato bianco. - Nei terreni predisponenti o nelle annate con primavere umide si possono manifestare sul fogliame sintomatologie ascrivibili alla carenza di magnesio, con clorosi marginali peraltro limitate. - Anche se fenomeno normalmente raro, si possono determinare in certi anni disturbi nell?allegagione e una conseguente moderata acinellatura.

Utilizzazione

Per la vinificazione.