Garofanata
in Estratto dalla domanda di iscrizione della varietà al Registro Nazionale presso il MIPAAF

Sinonimi (ed eventuali errati)

L?accessione è a bacca bianca ed è stata recuperata con questo nome in un vecchio vigneto dell?area di Corinaldo (AN). Tracce bibliografiche della presenza nelle Marche del vitigno Garofanata sono state recuperate solo nel dattiloscritto ?ampelografia marchigiana? (1962), redatto sotto forma di appunti da Bruno Bruni che operò a lungo nelle Marche occupandosi di ampelografia. Il Bruni segnala come sottovarietà di Moscato bianco (pagg. 97 e 98) la Garofalata, denominazione divenuta oggi, nel dire comune, Garofanata: ?In alcune zone della regione si trovano diffusi vitigni di uva Garofalata o Moscato bastardo, che differiscono specialmente per essere più vigorosi, più produttivi, per produrre grappoli con acini leggermente sub ? ovali e per sapore di moscato meno accentuato?. Bibliografia ?Bollettino ampelografico? II, pag. 98, X pag. 58.

Descrizione Ampelografica

Germoglio di 10-30 cm

Figura 1: Apice di Garofanata.

Apice: apice del giovane germoglio aperto, di colore verde biancastro, lanugginoso, con leggera pigmentazione antocianica all?estremità.

Foglioline apicali: sono spiegate, lanuginose, di color verde biancastro, leggermente carminate agli orli o diffusamente ramate.

Figura 2: Foglia di Garofanata.

Foglia adulta: media grandezza, pentagonale, quinquelobata; seni laterali superiori profondi con base ad ?U? e forma a ?clava?; seni laterali inferiori ad U, ma anche a V aperto, poco profondi o appena accennati; seno peziolare a ?lira? chiuso o semichiuso, talvolta delimitato della nervatura (33%). Il lembo è verde intenso, spesso, ondulato/contorto, involuto con lobi piegati a gronda. Pagina inferiore glabra.

Picciolo: sottile, verde sfumato di rosa.

Figura 3: Grappolo di Garofanata.

Grappolo a maturità industriale: medio -piccolo (g. 150-220), di forma piramidale, tendente al compatto; il peduncolo è corto e semilegnoso.

Acino: medio o medio-grande (g. 2,40), non uniforme, ovoide, verde dorato, scarsamente pruinoso, screziato di marrone se prolungata è stata l?esposizione al sole. Buccia di medio spessore, con ombelico non evidente e pedicelli corti. Polpa incolore, succosa, leggermente aromatica.

Fenologia

Condizioni d'osservazione: Le osservazioni sulla varietà sono state effettuate nel periodo 1996-2000, in un vigneto sperimentale realizzato presso l?azienda agricola sperimentale dell?ASSAM in località Petritoli (FM) e sono state messe a confronto con la cv. Trebbiano T..

Ubicazione

L?area ove sono state condotte le prove ricade nel territorio dell?attuale provincia di Fermo, in giacitura medio collinare.

Longitudine: 13° 41? 17??

Latitudine : 43° 03? 12??

Altitudine: mt. 220 s.l.m.

Esposizione: sud ? sud/ovest

Portinnesto: 420 A e Kober 5bb.

Forma di allevamento: Controspalliera

Sistema di potatura: Cordone speronato e Guyot .

Sesto d'impianto: 3,0 m tra i filari e 1,5 m sulla fila.

Terreno: Il terreno è di medio impasto tendente allo sciolto, abbastanza profondo. Nelle stagioni estive particolarmente scarse di pioggia, si possono registrare fenomeni di siccità.

Clima: La località risente particolarmente dell?influenza del mare e pertanto la climatologia è da configurarsi di tipo litoraneo.

Fenomeni vegetativi

Germogliamento: 30 marzo.

Fioritura: 30 maggio.

Invaiatura (50%): 30 luglio.

Maturazione: III dec. di settembre.

Caratteristiche ed Attitudini colturali

Vigoria: media.

Posizione I germoglio fruttifero: IIo nodo.

Fertilità delle gemme: media (n° 1,6 infior/gemma).

Caratteristiche del mosto: buoni livelli di concentrazione zuccherina e di acidità.

Resistenze o sensibilità: abbastanza rustica.

Comportamento alla moltiplicazione vegetativa: normale.

Utilizzazione

Per la vinificazione.