Alphonse Lavalee
di I. Cosmo, A. Calò e E. Egger
da "Alphonse Lavalee", in Principali Vitigni da Tavola Coltivati in Italia, ISV di Conegliano Veneto- Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste, 1975

Sinonimi (ed eventuali errati)

Da noi non se ne conoscono; in California - ov'è abbastanza diffuso - è pure noto come Ribier (Breviglieri, 1954) ed in Turchia come Enfes (Branas, 1965).

Descrizione Ampelografica

Germoglio di 10-20 cm

Figura 1: Apice di Alphonse Lavalee.

Apice: espanso a ventaglio, leggermente cotonoso (vellutato-aracnoideo), di colore verde-biancastro con orlo carminato-ramato.

Foglioline apicali (dalla 1a alla 3a): piegate a gronda le prime tre, spiegate dalla quarta in poi; pagina superiore aracnoidea, specie lungo le nervature; vellutato-aracnoidea su quella inferiore; di colore verde biancastro nella pagina inferiore e verde con leggeri orli bronzati in quella superiore.

Foglioline basali (dalla 4a in poi): spiegate o leggermente piegate a coppa dalla quarta in poi; quasi glabre superiormente, vellutate inferiormente; di colore verde chiaro sulla pagina superiore, verde grigiastro per il tomento sulla pagina inferiore.

Asse del germoglio: eretto.

Germoglio alla fioritura

Apice: espanso, lanugginoso, di colore bianco-verdastro.

Foglioline apicali: piegate a gronda le prime due, quasi spiegata la terza; lanugginose; di colore bianco-verdastro con bordi bronzati e glabri; nervature della pagina inferiore di colore verde, aracnoidee.

Foglioline basali: spiegate, vellutate inferiormente, aracnoidee superiormente; di colore verde superiormente con sfumature bronzee e giallastre procedendo verso la base; inferiormente nervature di colore verde, aracnoidee.

Asse del germoglio: curvo, aracnoideo, di colore verde con sfumature rosate.

Tralcio erbaceo: di sezione trasversale ellittica; contorno angoloso; glabro; di colore verde con leggere striature violacee specie da un lato; colore parzialmente diffuso.

Viticci: subcontinui (formula 0-1-2-0-1-2), di colore verde chiaro.

Infiorescenza: grande, piramidale.

Fiore: bottone fiorale piriforme, fiore di media grandezza, ermafrodita.

Figura 2: Foglia di Alphonse Lavalee.

Foglia: medio-grande; cordiforme-pentagonale; tri- o quinquelobata; seno peziolare a V aperto od a U; seni laterali superiori a bordi sovrapposti; seni laterali inferiori a V e poco accennati; pagina superiore glabra, opaca e di colore verde cupo con nervature principali verdi e sporgenti; pagina inferiore di colore verde chiaro con lembo leggermente vellutato e nervature principali glabre; lembo e lobi leggermente piegati a gronda; angolo alla sommità dei lobi terminali da retto ad ottuso; superficie del lembo leggermente bollosa; denti laterali pronunciati, irregolari, convessi o concavi da un lato e convessi dall'altro, a base larga.

Picciolo: lungo, grosso, glabro; sezione trasversale con canale poco evidente; di colore verde.

Figura 3: Grappolo di Alphonse Lavalee.

Grappolo: di media grandezza e compattezza, allungato, a volte con un'ala, a volte composto; peduncolo grosso, visibile, legnoso all'inserzione sul tralcio, poi erbaceo.

Acino: grosso, regolare, leggermente ellissoide o sferoide, con ombelico non persistente; sezione trasversale regolare, circolare; buccia pruinosa, di media consistenza, di colore blu intenso distribuito regolarmente; succo incolore; polpa carnosa, succosa, di sapore dolce, neutro o leggermente erbaceo; pedicello lungo, di colore verde; cercine evidente, di colore verde-rosso; pennello corto, di colore verde-rosato; separazione del pedicello dall'acino difficile.

Vinaccioli: mediamente due per ogni acino, piriformi, con becco grosso e lungo.

Tralcio legnoso: lungo, robusto, ramificato, di sezione trasversale circolare o leggermente appiattita; corteccia aderente, glabra; superficie striata, non pruinosa; nodi evidenti, globosi, sporgenti; lunghezza media dei meritalli cm 15-18; meritalli di colore nocciola con sfumature rossastre; colore distribuito a righe; gemme appuntite; cercine peziolare medio, abbastanza evidente.

Tronco: robusto.

Fenologia

Fenomeni vegetativi

Germogliamento: prima metà di Aprile (precoce).

Fioritura: prima decade di Giugno (media).

Invaiatura: prima quindicina di Agosto (media).

Maturazione: fine di Settembre (III epoca).

Caduta delle foglie: normale.

Caratteristiche ed Attitudini colturali

Vigoria: buona; nelle collezioni di Conegliano ed in un vigneto sperimentale in cui era stato introdotto (Cosmo, 1940), è sempre apparso un vitigno di un certo interesse, perché alla vigoria notevole associa una buona produttività ed un aspetto molto attraente del frutto, che è costituito da bei grappoloni giustamente spargoli, con acini grossi, rotondi e leggermente depressi in corrispondenza dell'ombelico, di colore nero violaceo intenso e dal sapore semplice ma zuccherino e gradevole. A differenza di quanto si verificherebbe in Francia, ove la buccia di questa uva talora si fende con conseguente insorgenza del marciume (Branas e Truel, 1965), nell'ambiente di Conegliano l'inconveniente non si verifica se non nelle annate molto piovose.

Produzione: buona.

Posizione del primo germoglio uvifero: 2° o 3° nodo.

Numero medio di infiorescenze per germoglio: 2.

Fertilità delle femminelle: quasi nulla.

Resistenza alle malattie: buona alle comuni crittogame; secondo Doazan (1973) e Egger (1975) l'Alphonse Lavallée risulta molto sensibile alla necrosi corticale causata da Phomopsis viticola Sacc.

Comportamento rispetto alla moltiplicazione per innesto: normale.

Utilizzazione

Esclusivamente per il consumo allo stalo fresco.