Angelo Pirovano
di I. Cosmo, A. Calò e E. Egger
da "Angelo Pirovano", in Principali Vitigni da Tavola Coltivati in Italia, ISV di Conegliano Veneto- Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste, 1975

Sinonimi (ed eventuali errati)

Incrocio Pirovano 2.

Descrizione Ampelografica

Germoglio di 10-20 cm

Figura 1: Apice di Angelo Pirovano.

Apice: espanso a ventaglio, biancastro con orli rosso-viola, tomentoso.

Foglioline apicali (dalla 1a alla 3a): piegate a gronda le prime due, spiegata la terza, coperte da leggera lanuggine, interamente bronzate, ma con nervature verdi.

Foglioline basali (dalla 4a in poi): spiegate, pubescenti, di colore verde con sfumature bronzate.

Asse del germoglio: curvo.

Germoglio alla fioritura

Apice: espanso a ventaglio, quasi glabro, di colore verde da un lato, leggermente bronzato dall'altro.

Foglioline apicali: piegate a gronda la prima e la seconda, spiegata la terza, coperte da leggera lanuggine, di colore interamente bronzato eccetto le nervature ed i denti che si presentano verdi.

Foglioline basali: spiegate, glabre, di colore verde intenso.

Asse del germoglio: curvo.

Tralcio erbaceo: sezione trasversale circolare, contorno liscio, glabro, di colore verde da un lato e con riflessi rosso-bronzati dall'altro; colore diffuso parzialmente.

Viticci: intermittenti (formule 1-0-1-1-0-1 od anche 1-1-0-(0)-1-1), bifidi o trifidi, lunghi, grossi, di colore verde da un lato e bronzato dall'altro.

Infiorescenza: media-grande, cilindro-piramidale.

Fiore: ermafrodita regolare.

Figura 2: Foglia di Angelo Pirovano.

Foglia: pentagonale, di grandezza media o grande, quinquelobata; seno peziolare a V stretto e talvolta chiuso (in alcune foglie il seno peziolare sembra chiuso per essere il lembo, anziché piano, leggermente ondulato oppure piegato a coppa); seni laterali superiori a volte poco pronunciati o a V stretto; seni laterali inferiori poco pronunciati; pagina superiore glabra, pubescente quella inferiore per leggero velluto, più fitto lungo le nervature; lembo piano, spesso; angolo alla sommità dei lobi terminali un po' acuto; superficie del lembo bollosa; nervature principali sia della pagina inferiore che superiore di colore verde; denti laterali molto pronunciati, abbastanza regolari, talora concavi da un lato e dall'altro convessi, a base larga; di colore verde bottiglia la pagina superiore, di colore verde chiaro quella inferiore; nervature di 1° e 2° ordine sporgenti.

Picciolo: di media lunghezza, grosso, glabro; sezione trasversale con canale poco evidente; di colore verde con qualche striatura rossa.

Colorazione autunnale delle foglie: rossa.

Portamento alla vegetazione: espanso e vigoroso.

Figura 3: Grappolo di Angelo Pirovano.

Grappolo: un po' più che medio, un po' spargolo, alato, cilindro-conico; peduncolo visibile, semi-legnoso, abbastanza grosso.

Acino: quasi grosso, abbastanza regolare, sferoide o subovale, con ombelico poco persistente; a sezione trasversale regolare, circolare; buccia pruinosa, spessa un po' tannica; di bel colore rosa corallino vivo non molto regolarmente distribuito, però attraente; succo incolore; polpa piuttosto carnosa, di sapore semplice, abbastanza dolce; pedicello medio con cercine evidente, di colore verde o rossastro; pennello medio, incolore; separazione del pedicello dall'acino difficile.

Vinaccioli: 2 o 3 per acino, piriformi-globosi con becco grosso.

Tralcio legnoso: di media grossezza, piuttosto fragile e abbastanza ramificato, glabro con superficie liscia o striata, non pruinosa; nodi abbastanza sporgenti; meritalli mediamente lunghi, di colore bruno-rossastro distribuito a strisce; gemme coniche od arrotondate.

Tronco: medio o vigoroso.

Fenologia

Fenomeni vegetativi

Germogliamento: seconda decade di Aprile (abbastanza precoce).

Fioritura: prima decade di Giugno (epoca media).

Invaiatura : fine Luglio - primi di Agosto (piuttosto precoce).

Maturazione dell'uva: seconda metà di Settembre (III epoca).

Caduta delle foglie: fine Ottobre - primi di Novembre (epoca media).

Caratteristiche ed Attitudini colturali

Vigoria: notevole (esige forme di allevamento espanse e potature piuttosto lunghe).

Produzione: abbastanza regolare ed abbondante (talora anche eccessiva a scapito dell'aspetto complessivo e del sapore - un po' tannico - dell'uva).

Posizione del primo germoglio uvifero: 4° nodo.

Numero medio di infiorescenze per germoglio: 2.

Fertilità delle femminelle: saltuaria.

Resistenza ai parassiti ed altre avversità: buona per le comuni crittogame; nell'ambiente di Conegliano esso è risultato alquanto sensibile alla Phomopsis viticola Sacc. (Egger, 1975) ed alla Botrytis cinerea Pers..

Comportamento rispetto alla moltiplicazione per innesto: normale.

Utilizzazione

Esclusivamente per il consumo allo stato fresco. Non si è però molto diffuso, né è da pensare che convenga diffonderlo, in particolare a causa del sapore un po' troppo tannico dell'uva.