S. Anna di Lipsia
di I. Cosmo, A. Calò e E. Egger
da "S. Anna di Lipsia", in Principali Vitigni da Tavola Coltivati in Italia, ISV di Conegliano Veneto- Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste, 1975

Sinonimi (ed eventuali errati)

La S. Anna di Lipsia è conosciuta sotto diversi sinonimi, i più noti dei quali sono da noi (Cosmo, 1940): Luglienga, Lugliatica, S. Giacomo e S. Anna (non però quella diffusa in Lombardia, osserva il Molon, 1906); in Germania Früher Leipzigev ed anche Gelbe Seidentraube (Goethe, 1876); in Spagna S. Jacopo; in Francia Lignan blanc e Joannenc o Jouannenc charnus. Non dev'essere però confusa con l'Agostenga o Luglienga verde, dalla quale differisce nettamente nei caratteri morfologici e nell'epoca di maturazione, che in quest'ultima risulta ritardata sulla prima di 10-15 giorni.

Descrizione Ampelografica

Germoglio di 10-20 cm

Figura 1: Apice di S. Anna Di Lipsia.

Apice: mediamente globoso, tomentoso, di colore verde biancastro con sfumature carminate.

Foglioline apicali (dalla 1a alla 3a): piegata a gronda la prima, spiegate o quasi le altre; pagina inferiore vellutata o aracnoidea, quella superiore delle prime due foglie è aracnoidea e quella della terza è quasi glabra; di colore verde-bronzato di sopra e zone biancastre dovute al tomento cotonoso inferiormente.

Foglioline basali (dalla 4a in poi): spiegate, leggermente setolose lungo le nervature inferiori, di colore verde-bronzato di sopra.

Asse del germoglio: quasi eretto e verde da un lato, con ampie zone bronzate specie verso l'apice; glabro o quasi.

Germoglio alla fioritura

Apice: mediamente espanso, vellutato di colore verde-biancastro con punte bronzate.

Foglioline apicali: piegata a gronda la prima, spiegate o quasi le altre, vellutate superiormente con tomento che diminuisce dalla prima alla terza, inferiormente leggermente vellutate o setolose; di colore biancastro le prime due, verde con riflessi bronzati la seconda e la terza.

Foglioline basali: spiegate; leggermente setolosa la quarta, le altre superiormente glabre, inferiormente glabre o quasi; di colore verde con sfumature bronzate (su quelle più distali) che vanno man mano scomparendo verso la base; in alcune si notano le nervature alla base della pagina superiore di colore rossastro; pentalobate.

Asse del germoglio: tendente a pastorale.

Tralcio erbaceo: sezione trasversale ellittica; contorno angoloso; glabro, di colore verde con striature brunastre più o meno intense

Viticci: intermittenti (formula 0-1-2); bifidi o trifidi, medi, di colore verde.

Infiorescenza: di media grandezza e forma cilindrica.

Fiore: piriforme, mezzano, ermafrodita con stami medio-lunghi.

Figura 2: Foglia di S. Anna Di Lipsia.

Foglia: di grandezza media, pentagonale, trilobata, ma con seni laterali poco profondi (in qualche caso vi è pure accenno ad altri due seni laterali inferiori); seno peziolare a U aperto od a lira; seni laterali superiori a U aperto od a lira; seni laterali superiori a U abbastanza pronunciato in alcune foglie; seni laterali inferiori mancanti o pronunciati; pagine superiore ed inferiore glabre; lembo e lobi piani o leggermente revoluti; angolo alla sommità dei lobi terminali quasi retto; lobo mediano lanceolato; superficie del lembo leggermente bollosa; nervature principali sulle pagine superiore ed inferiore di colore verde, parzialmente rosso-vinoso alla base; denti laterali non molto grandi, ma acuti, pronunciati, abbastanza regolari, concavi da un lato, convessi dall'altro; pagina superiore di colore verde cupo, opaca, inferiore verde chiaro; nervature rosee o rosse alla base in entrambe le pagine.

Picciolo: corto o mediano, glabro; sezione trasversale con canale poco evidente; di colore verde con striature vinose.

Portamento alla vegetazione: espanso.

Figura 3: Grappolo di S. Anna Di Lipsia.

Grappolo: medio o poco più, piuttosto compatto, tronco-conico, alato.

Acino: allo stato erbaceo obovoide; a maturazione industriale medio, obovoide (con l'attacco dalla parie più grossa); buccia sottile, un po' trasparente; di colore un po' verdastro e giallo-dorato negli acini esposti al sole; distribuzione del colore irregolare; succo incolore; polpa liquescente, sapore semplice, dolce, gradevole; pedicello corto; pennello medio-lungo; separazione del pedicello dall'acino facile.

Vinaccioli: 1-2 per acino; piccoli, piriformi con becco proporzionalmente grosso.

Tralcio legnoso: lungo, non molto robusto, elastico, poco ramificato; corteccia aderente con lenticelle, resistente; sezione trasversale incolore; superficie angolosa, parzialmente pruinosa; nodi appiattiti; glabro; meritalli lunghi o medi (cm 13), di colore castagno chiaro con striature rossastre; gemme appuntite, molto sporgenti, coniche; cercine peziolare largo, sporgente, sinuoso; diaframma biconcavo; midollo medio.

Tronco: medio o debole.

Fenologia

Fenomeni vegetativi

Germogliamento: prima metà di Aprile (precoce).

Fioritura: prima metà di Giugno (precoce).

Invaiatura: seconda metà di Luglio (precoce).

Maturazione de11'uva: fine Agosto - primi di Settembre (I-II epoca).

Caduta delle foglie: ai primi di Novembre (normale).

Caratteristiche ed Attitudini colturali

Vigoria: notevole (esige forme di allevamento espanse e potatura lunga e ricca); adatti i pergolati; le forme di allevamento con capi a frutto piegati ad archetto non danno risultati positivi.

Produzione: abbondante (tranne nei primi anni).

Posizione del primo germoglio fruttifero: 4° o 5° nodo.

Numero medio di infiorescenze per germoglio: 1 o 2.

Fertilità delle femminelle: scarsa.

Resistenza alle malattie e parassiti: normale alle comuni crittogame; risulta però un po' sensibile all'oidio che ne attacca i tralci; è invece piuttosto attaccata dalle tignole, che la preferiscono ad altre varietà fors'anche perché si possono facilmente annidare nel grappolo serrato.

Utilizzazione

Esclusivamente per il consumo allo stato fresco.