Michele Palieri
da "Colapietra M., Catalano V., Sartori E., Occhiogrosso G:, 1993, Estratto da Vignevini n° 4 del 1993, Edagricole", in "Manzo P., Tamponi G., 1979, Monografia di cultivar di uve da tavola, Istituto Sperimentale per la Frutticoltura, Roma", ; "Calò A., Liuni C.S., Costacurta A., Colapietra M., Renna D.,1989, Le uve da tavola, Ministero dell agricoltura e delle foreste, Istituto sperimentale per la viticoltura di Conegliano Veneto"

Sinonimi (ed eventusali errati)

Descrizione

Ottenuta a Velletri da Michele Palieri nel 1958, incrociando Alfonso Lavallèe x Red Malaga.

Figura 1: Grappolo di MICHELE PALIERI.

Grappolo: medio-grande, cilindrico piramidale, alato, abbastanza spargolo, peso medio 700/750 g fino ad arrivare ad un valore medio di 820 g.

Bacca: media grandezza, forma ovoidale (ovale o subovale), peso medio 7-8 g (fino a valori di 9,6 g), buccia mediamente resistente, pruinosa, di colore nero violaceo, polpa croccante dolce a sapore neutro, vinaccioli 1-2. Indice di distacco: 675 g

Diametro longitudinale medio: 27 mm e Diametro equatoriale medio mm 23,4 mm

Zuccheri al rifrattometro: 14% ; Acidità totale media 6 (per mille) ; pH: 3,35

Posizione del primo germoglio uvifero: 2° nodo

Fenologia

Epoca di germoglia mento: I-II decade di Aprile

Epoca di fioritura: I decade di Giugno

Epoca di maturazione: I decade di Settembre

Utilizzazione

Uva da tavola. Vitigno abbastanza vigoroso, vuole potature molto lunghe, prediligie forme di allevamento espanse e si adatta molto bene al tendone. Le uve resistono bene in pianta. La resistenza alle principali malattie crittogamiche è normale. Resiste ai lunghi trasporti. Ha una buona affinità con i più comuni portinnesti. Ha fertilità reale di 1,00. È un vitigno che ha trovato per un certo periodo, buona accettabilità sui mercati, forse per un bell?aspetto del grappolo e la discreta resistenza al trasporto.