Berlandieri x Rupestris 779 (Paulsen)
di I. Cosmo, A. Comuzzi e M. Polsinelli
in Portinnesti della vite, Edizioni Agricole, Bologna, 1958

Cenni storici ed origine: ibrido ottenuto a Palermo da Paulsen nel 1894.

Descrizione ampelografica

Germoglio alla fioritura

Figura 1: Apice di 779 Paulsen .

Apice: mediamente espanso, con radi peli, verde-bronzato.

Foglioline la-3a (apicali): a doccia, setolose sulle nervature, verdi-rossastre-bronzate, lucenti.

Foglioline 4a-6a: spiegate, intere, orbicolari, seno peziolare a V aperto, corte setole sulle nervature, colore verde chiaro, nervature rossastre alla base; picciolo con corto velluto.

Stelo: un po' curvo, costoluto, aracnoideo, rosso-vinoso da un lato.

Tralcio erbaceo: sezione poligonale con corto velluto più pronunciato sui nodi, internodi di colore rosso-violaceo; nodi bruno-violacei.

Viticci: intermittenti, bifidi, rosso-violacei, con lunghi peli.

Fiore: maschile.

Figura 2: Foglia di 779 Paulsen .

Foglia: piccola, orbicolare, intera; seno peziolare a V molto aperto, lembo ondulato; pagina superiore verde-chiaro, glabra, lucida e liscia; pagina inferiore verde-chiaro, con cortissime setole sulle nervature; nervature rosate alla base sulla pagina superiore; denti medi, mucronati, con margini convessi, abbastanza regolari.

Picciolo: corto, setoloso, rosso-violaceo da un lato, canale poco evidente.

Tralcio legnoso: di media lunghezza e robustezza, ramificato, sezione trasversale leggermente ellittica, superficie quasi liscia; glabro, colore grigiastro con striscie brune; internodi medi (12-14 cm); gemme appuntite.

Fenologia: germogliamento, fioritura e caduta delle foglie un po' tardivi.

Caratteristiche ed attitudini colturali: portamento cespuglioso; vigoria e maturazione del legno buone; resiste alla fillossera (in qualche annata le femminelle possono presentare delle galle) ed alle malattie crittogamiche. Radica facilmente ed ha rivelato soddisfacente compatibilità all'innesto con le uve da vino siciliane. La sua particolare adattabilità ai terreni asciutti, aridi e siccitosi, anche clorosanti, lo fanno preferire alla R. du Lot ed al 420A.