Berlandieri x Rupestris 1446 (Paulsen)
di I. Cosmo, A. Comuzzi e M. Polsinelli
in Portinnesti della vite, Edizioni Agricole, Bologna, 1958

Cenni storici ed origine: portinnesto ottenuto a Palermo da Paulsen nel 1896 ibridando una Berlandieri con la Rup. Martin.

Descrizione ampelografica

Germoglio alla fioritura

Figura 1: Apice di 1447 Paulsen .

Apice: mediamente espanso, lanugginoso, verde-biancastro-bronzato.

Foglioline la-3a (apicali): un po' a doccia, sublanugginose superiormente e vellutate lungo le nervature della pagina inferiore, di colore verde-bronzato.

Foglioline 4a-6a: spiegate, intere, orbicolari; seno peziolare a V-U, leggero e corto velluto sulle nervature; di colore verde molto chiaro con riflessi dorati; nervature sfumate in rosa alla base; picciolo vellutato.

Stelo: quasi diritto, costoluto, sublanugginoso, verde sfumato in bruno chiaro da un lato.

Tralcio erbaceo: sezione trasversale poligonale, con cortissimo velluto, bruno-rosato chiaro, più marcato sui nodi da un lato.

Viticci: intermittenti, rosati, bifidi, vellutati alla base.

Fiore: di tipo femminile (Olivieri e Cuccia lo danno a fiori ermafroditi.).

Figura 2: Foglia di 1447 Paulsen .

Foglia: media, orbicolare, intera; seno peziolare a V-U aperto, dente terminale del lobo centrale mediamente acuto; lembo un po' a doccia; pagina superiore verde, lucida, glabra; pagina inferiore verde-chiaro con velluto sulle nervature, che sono di color verde; denti medi, mucronati, con margini convessi, regolari.

Picciolo: corto, vellutato, rosato da un lato, canale poco evidente.

Tralcio legnoso: media lunghezza e robustezza, ramificato, sezione trasversale un po' ellittica, superficie striata, con cortissime setole; colore bruno con striscie grigiastre; internodi un po' corti (10-12 cm), gemme piccole, coniche.

Fenologia: germogliamento e fioritura un po' tardivi; caduta delle foglie tardiva.

Caratteristiche ed attitudini colturali: portamento cespuglioso; crescita un po' lenta nei primi anni; vigoria e maturazione del legno buone. Resiste alla fillossera ed alle malattie crittogamiche; in certe annate viene un po' attaccato dalla gallecola. Radica con una certa difficoltà e presenta una buona compatibilità all'innesto; si adatta ai terreni non molto asciutti e permeabili; tollera quelli fortemente clorosanti.