Berlandieri x Rupestris 17.37 (Millardet e De Grasset)
di I. Cosmo, A. Comuzzi e M. Polsinelli
in Portinnesti della vite, Edizioni Agricole, Bologna, 1958

Cenni storici ed origine: ibrido naturale selezionato da Millardet e de Grasset da piante nate da semi di Berlandieri provenienti da libera fecondazione. Secondo qualche A. anziché un Berl. X Rupestris, sarebbe un Berl. X Cordifolia-Rupestris.

Descrizione ampelografica

Germoglio alla fioritura

Figura 1: Apice di 17.37 .

Apice: espanso, piccolo, lanugginoso, verde-rosato.

Foglioline la-3a (apicali): un po' a doccia, lanugginose (qualche pelo anche sulla pagina superiore), di colore verde-bronzato carico.

Foglioline 4a-6a: a doccia, intere, rotondeggianti, piccole, seno peziolare ad U-V; radi e lunghi peli superiormente, leggermente vellutate le nervature sulla pagina inferiore; verdi con riflessi bronzei; nervature interamente sfumate in rossastro.

Stelo: un po' curvo, costoluto, sublanugginoso, colore verde-bruno da un lato ma non molto intenso.

Tralcio erbaceo: sezione trasversale poligonale, sublanugginoso, internodi di colore rossastro-violaceo smorto da un lato, nodi di colore rosso-violaceo carico.

Viticci: intermittenti, bifidi e trifidi, sublanugginosi, verdi-violacei.

Fiore: maschile.

Figura 2: Foglia di 17.37 .

Foglia: piccola, intera, rotondeggiante; seno peziolare ad U, lembo a doccia o a coppa; pagina superiore di colore verde intenso, glabra, liscia, lucida; pagina inferiore verde chiaro e con leggero velluto; nervature verdi, sporgenti quelle di 1° e 2° ordine; denti piccoli, mucronati, ottusi, abbastanza regolari.

Picciolo: corto, sublanugginoso, verde-violaceo, canale poco evidente.

Tralcio legnoso: di media lunghezza e robustezza, ramificato, sezione trasversale un po' ellittica, superficie striata, glabra, colore marron scuro con striscie grigiastre; internodi corti (10-12 cm); gemme coniche, piccole.

Fenologia: germogliamento e fioritura tardivi; caduta delle foglie media-tardiva.

Caratteristiche ed attitudini colturali: portamento cespuglioso; vigoria e maturazione del legno discrete; resiste alla fillossera ed alle malattie crittogamiche. Per le restanti caratteristiche vale quanto si è detto per il 301A (si adatta ai terreni asciutti, siccitosi, abbastanza clorosanti).