in Portinnesti della vite, Edizioni Agricole, Bologna, 1958
Cenni storici ed origine: portinnesto ottenuto in Francia nel 1882 da Millardet e de Grasset ibridando lo Chasselas con il polline di una Berlandieri.
Descrizione ampelografica
Germoglio alla fioritura
Apice: piccolo, mediamente espanso, cotonoso, bianco con chiazze rosso-violacee.
Foglioline la-3a (apicali): espanse, cotonose di sotto e con qualche pelo anche sulla pagina superiore; biancastre.
Foglioline 4a-6a: espanse, tondeggianti, con accenno a tre lobi, seno peziolare a lira con il primo tratto che segue le nervature principali, bordi spioventi; peli lanugginosi sulla pagina inferiore; di colore verde-bronzato, nervature verdi, picciolo con lanuggine.
Stelo: curvo, costoluto, lanugginoso, verde-bruno.
Tralcio erbaceo: sezione trasversale poligonale, sublanugginoso, internodi bruno-violacei da un lato; nodi rosso-violacei.
Viticci: intermittenti, lunghi, bifidi e trifidi, con qualche lungo pelo.
Fiore: di tipo femminile.
Foglia: piccola, trilobata, orbicolare; seno peziolare ad U, talvolta a lira; seni laterali superiori poco profondi; pagina superiore di colore verde intenso, liscia; pagina inferiore verde chiaro, lanugginosa; nervature verdi, poco appariscenti; denti ottusi, con margini convessi, piccoli, mucronati.
Picciolo: corto, setoloso, robusto, senza canale.
Tralcio legnoso: media lunghezza e robustezza, ramificato, sezione trasversale poligonale; glabro; di colore grigio-nocciola non uniforme, internodi medi (12-13 cm); nodi poco evidenti, gemme grosse.
Osservazioni: nel germoglio e tralcio erbaceo ricorda la Berlandieri, mentre la lobatura della foglia rivela la presenza della Vinifera.
Fenologia: germogliamento e fioritura tardivi; caduta delle foglie media (può risultare precoce in seguito ad infezioni crittogamiche).
Caratteristiche ed attitudini colturali: portamento rampicante; vigoria media, sviluppo iniziale lento; maturazione del legno buona (quando le viti non si defogliano precocemente per peronospora). Resiste sufficientemente alla fillossera, poco alla peronospora. Radica con un po' di difficoltà però presenta buona compatibilità all'innesto con i vitigni europei. Tollera i terreni fortemente clorosanti e si adatta su quelli mediamente siccitosi.