Golia: (Castel 15.612 x Rupestris du Lot) 1.37 (Pirovano)
di I. Cosmo, A. Comuzzi e M. Polsinelli
in Portinnesti della vite, Edizioni Agricole, Bologna, 1958

Cenni storici ed origine: portinnesto ottenuto da Pirovano ibridando il Castel 15.612 (= Carignan X Riparia) con la Rupestris du Lot.

Descrizione ampelografica

Germoglio alla fioritura

Figura 1: Apice di Golia .

Apice: mediamente espanso, allungato, glabro (minute setole), verde.

Foglioline la-3a (apicali): un po' a doccia, con corte e minute setole sulle nervature, di colore verde-dorato intenso, lucenti; denti molto lunghi, seno peziolare a graffa.

Foglioline 4a-6a: espanse, un po' reniformi, quasi intere o leggermente trilobate, glabre o con qualche setola sulle nervature della pagina inferiore, di colore verde con riflessi dorati, denti terminali dei lobi molto lunghi; seno peziolare a graffa; picciolo glabro.

Stelo: ricurvo, glabro, rosso-vinoso lucente da un lato.

Tralcio erbaceo: sezione trasversale circolare, liscio, glabro, nodi e internodi di colore rosato-violaceo chiaro da un lato.

Viticci: intermittenti, bifidi e trifidi, glabri, molto lunghi, verdi sfumati in rosso da un lato.

Fiore: ermafrodita.

Figura 2: Foglia di Golia .

Foglia: media, quasi intera (lobate le foglie basali), reniforme; seno peziolare a graffa (la cui parte centrale, ove si attacca il picciolo, è rientrante); pagina superiore verde, glabra; pagina inferiore verde chiaro con nervature evidenti, verdi e con qualche setola; nervature rosse verso la base sulla pagina superiore; denti molto pronunciati, lunghi, appuntiti, irregolari.

Picciolo: medio, glabro, rosato, senza canale.

Tralcio legnoso: lungo, di media robustezza, ramificato, sezione trasversale rotondeggiante, leggermente striato, glabro, bruno-rossastro più carico da un lato; internodi medi (13-14 cm); nodi evidenti, gemme appuntite, grosse.

Osservazioni: la forma delle foglioline del germoglio ricorda molto quella della R. du Lot.

Fenologia: germogliamento, fioritura e caduta delle foglie in epoca media (quest'ultima può risultare talvolta precoce in seguito ad infezioni crittogamiche).

Caratteristiche ed attitudini colturali: portamento un po' cespuglioso, vigoria notevole, maturazione del legno abbastanza buona. Resiste sufficientemente alla fillossera; in qualche annata a decorso umido va soggetto ad infezioni di peronospora e di antracnosi. Radica facilmente ed ha manifestato sufficiente compatibilità all'innesto; si adatta ai terreni asciutti, mediamente clorosanti.