Licronaxu B.
in Estratto dalla domanda di iscrizione della varietà al Registro Nazionale, presso il MIPAAF - 2018; AKINAS - Uve di Sardegna di Lovicu Gianni (Poliedro, 2017).

Sinonimi e Cenni storici

Sinonimie in bibliografia: Brustiano bianco; Lacconargiu, Lacconarzu, Arremungiau, Remungiò.

Descrizione

Uva da vino (un tempo usata anche come uva da tavola) è citata dal Manca dell Arca, anche se fuori dalla sua zona storica non fornisce ulteriori notizie per una corretta identificazione. Come Arremungiau (varietà di Vitis vinifera L. speciosa) è citato dal Moris. L Angius cita un Laccornassiu coltivato in alcuni comuni dell Oristanese. Il Cettolini ricorda l Arramungiau, ma qualche anno più tardi è il Cara a mettere in relazione il Licronaxu, il Lacconargiu e l Arremungiau. Il Cara ipotizza anche che l Albaranzeuli sia lo stesso vitigno, ma è una ipotesi che oggi possiamo assolutamente rigettare. L areale classico di coltivazione è rappresentato dalla Sardegna centro ? occidentale. Non sono state trovate corrispondenze genetiche a questo vitigno nelle banche dati del DNA attualmente disponibili, ad eccezione del Brustiano corso, e pertanto si può considerare anche questo un ?unicum?, probabilmente della Sardegna ma certamente del sistema sardo-corso. In base al profilo genetico si sono accertate le corrispondenze sarde: Arramungiau, Lacconargiu di Ortueri, Licronaxu, Licronaxu bianco, Licronaxu bianco di Nuraxinieddu; le corrispondenze italiane ed estere: Brustiano (Francia) secondo il profilo a 7 SSR riportato in ?The European Vitis Database?. Il Licronaxu è un vitigno con un profilo SSR molto particolare, caratterizzato dal possedere un allele di maggiore diffusione nella vite selvatica che in quella domestica. Nella popolazione sarda è geneticamente molto isolato, salvo alcuni tratti in comune con la Cranaccia arussa e il Caddiu bianco. Presenta delle affinità genetiche con alcuni vitigni tunisini. Nel dendrogramma si colloca in prossimità delle viti selvatiche. Il profilo molecolare è identico sia nelle accessioni a bacca bianca che in quella a bacca nera. Zone di coltivazione in Sardegna: Sulcis, Mandrolisai, Campidano di Oristano, Planargia.

Germoglio giovane

Figura 1: Apice di Licronaxu B..

Apice del germoglio: completamente aperto, con distribuzione della pigmentazione antocianica dei peli striscianti al margine e di intensità bassa. La densità dei peli striscianti è media, talvolta elevata. La densità dei peli eretti è nulla o molto bassa.

Foglia giovane:

Il colore della pagina superiore del lembo della foglia giovane è giallo. La densità dei peli striscianti della pagina inferiore della foglia è molto elevata. La densità dei peli eretti è nulla o molto bassa.:

Germoglio:

Il germoglio si presenta con un portamento semieretto, raramente orizzontale, con il colore del lato dorsale degli internodi verde e rosso e il colore del lato ventrale verde o verde e rosso. I nodi presentano il colore del lato dorsale verde e rosso e il

Viticci:

Viticci: i viticci consecutivi in numero non superiore a due, si presentano medi o lunghi, raramente molto lunghi, con una lunghezza tra i 20 e 25 centimetri.

Fiore:

Il fiore è ermafrodita autofertile con stami e gineceo completamente sviluppati. La prima infiorescenza è generalmente inserita fra il 3° e il 4° nodo. Nel corso delle osservazioni, è stato osservato un numero medio di infiorescenze per germoglio da 1 a 2.:

Figura 2: Foglia di Licronaxu B..

Foglia adulta:

La foglia adulta è media, di forma pentagonale, quinquelobata. Il colore è verde medio, con pigmentazione antocianica sulle nervature principali della pagina superiore del lembo assente. Il profilo della sezione trasversale della foglia è involuto. La bollosità della pagina superiore del lembo è bassa. I denti della foglia adulta si presentano con carattere misto tra entrambi i lati rettilinei e entrambi i lati convessi, più raramente entrambi i lati convessi. La dimensione dei denti in rapporto alla lamina fogliare è piccola, talvolta media, con i denti che sono mediamente lunghi quanto larghi. Il picciolo si presenta più corto della nervatura principale della foglia. Il seno peziolare ha una forma a V ed è generalmente aperto, anche se in alcune accessioni della Planargia si presenta chiusi o sovrapposti. Nel seno peziolare generalmente si nota la presenza di denti ? anche se in alcune accessioni sembrano mancare - e la base del seno della foglia non è delimitata su entrambi i lati dalla nervatura. I margini dei seni laterali superiori, generalmente mediamente profondi, si presentano chiusi o leggermente sovrapposti. La densità dei peli striscianti della pagina inferiore della foglia è bassa o media. La densità dei peli eretti della pagina inferiore è nulla o molto bassa. E stata trovata elevata in un accessione proveniente dalla Planargia. La densità dei peli striscianti sulle nervature della pagina inferiore della foglia è bassa, talvolta media e quella dei peli eretti sulle stesse nervature è nulla o molto bassa. Sulla solita accessione proveniente dalla Planargia e stata trovata una densità di peli eretti sulle nervature elevata .:

Lunghezza della foglia: mm 146,3 (± 5,0). Larghezza della foglia: mm 140,0 (± 3,6). Lunghezza del picciolo: mm 61,4 (± 5,1). Lunghezza della nervatura N1, N2, N3, N4, N5: mm 97,2 (± 3,4), mm 88,6 (± 2,4), mm 65,9 (± 1,9), mm 44,9 (± 0,9), mm 23,5 (± 0,5)

Angolo tra N1 e N2 misurato alla prima biforcazione: 66,8 ° (± 1,6). Angolo tra N2 e N3 misurato alla prima biforcazione: 53,4 ° (± 0,6). Angolo tra N3 e N4 misurato alla prima biforcazione: 54,0 ° (± 1,0). Rapporto tra la lunghezza del picciolo e la lunghezza della nervatura N1: 0,6.

Grappolo:

Figura 3: Grappolo di Licronaxu B..

Il grappolo, di taglia bassa pesa 250,6 grammi (± 31,0), presenta una lunghezza media di 177,0 millimetri (± 8,0) e una larghezza media di 139,2 millimetri (± 6,0), che lo definiscono rispettivamente come mediamente lungo e largo. Il peduncolo del grappolo principale presenta una lunghezza media di 66,1 millimetri (± 5,0) e risulta pertanto medio. Il grappolo di Licronaxu è di media compattezza, talvolta compatto, con una forma conica e con ali presenti in numero di 1-2.:

Acino:

L acino è di peso basso (grammi 2,4± 0,1), di media lunghezza (mm 17,1± 0,1); media larghezza(mm 16,6± 0,1); sferoidale o ellissoidale, con sviluppo dei vinaccioli completo. La buccia si presenta di colore verde giallo; con una pigmentazione antocianica della polpa nulla, poco succosa, di consistenza molle o leggermente soda. L acino non presenta sapore particolaree si distacca facilmente dal pedicello.:

Tralcio legnoso:

Il tralcio legnoso, di colore prevalente giallo, presenta una sezione trasversale circolare, con una struttura della superficie striata. I peli eretti sono assenti sui nodi e sugli internodi. Il diametro degli internodi intorno agli 8 millimetri, ha dimensioni piccole.:

Caratteristiche dell impianto

Altitudine: m 130 s.l.m.

Esposizione: sud-est.

Portainnesto: Berlandieri x Rupestris 1103 P.

Anno di impianto: 2005

Sistema di allevamento: a media espansione.

Forma di potatura: "Guyot".

Densità di impianto: m. 2,4 x m. 1,0.

Terreno: argillo-sabbioso, caratterizzato da una pendenza massima del 10%. Il pH del terreno è alcalino, con un contenuto in calcare attivo vicino al 10 %, una sufficiente dotazione di sostanza organica e un buon contenuto di K, Ca, Mg e P.

-Fenologia-

Germogliamento: prima decade di aprile, come Vermentino.

Fioritura: terza decade di maggio, come Vermentino.

Invaiatura: terza decade di luglio, primissimi giorni di agosto, come Vermentino.

Maturazione dell uva: seconda decade di settembre, circa 7 giorni dopo Vermentino.

Altre caratteristiche

Fertilità potenziale per lo sperone: 0,90 (± 0,3). Fertilità potenziale per il capo a frutto: 1,50 (± 0,3).

Resistenza alle malattie: mediamente sensibile alla peronospora.

Produzione: nel corso dei tre anni (2013/2015), la produzione media riscontrata tra le diverse accessioni, è stata di 3,3 Kg/ceppo (± 0,9).

Dati del mosto (dati medi dei tre anni di osservazione):

Tenore in zucchero del mosto: 21,7 °Brix (± 0,9) Acidità totale del mosto: 3,0 g/l (± 0,2). pH del mosto: 3,7 (± 0,1) Acido malico: 0,2 g/l (± 0,2). Acido tartarico: 5,2 g/l (± 0,8). Polifenoli totali: 595,5 mg/l (±151,1).

Dati del vino (dati medi dei tre anni di osservazione):

Contenuto in alcool: 13,1 ° (± 1,1) Acidità totale: 4,6 g/l (± 1,0). pH: 3,4 (± 0,2) Acido malico: 0,6 g/l(± 0,5). Acido tartarico: 1,8 g/l (± 0,5). Polifenoli totali: 166,4 mg/l (± 39,14).

Questo vitigno è stato vinificato nel 2013, nel 2014 e nel 2015. Il colore è il giallo paglierino con riflessi dorati o gialli. Numerose sono le note aromatiche percepite: fiorali (fiori di acacia, fiori di arancio), fruttate (limone, pompelmo, mela, pera, pesca, ananas, banana), frutta secca (noce), caramellizzate (miele) e vegetali (erbaceo fresco, fieno-paglia). Il vino del 2015 si presentava con colore giallo paglierino intenso e con riflessi dorati. All olfatto sono state percepite note fiorali (fiori di arancio), e numerose note fruttate (agrumi, pesca, mela, pera, frutta esotica). Seppure con bassa intensità, sono state percepite anche note caramellizzate e vegetali. Ben percepita l acidità, buona la persistenza gusto-olfattiva. Le uve si caratterizzano per un ottima dotazione in composti varietali, in particolare i monoterpenoli geraniolo e linalolo. Tali aromi sono presenti anche nei vini e impartiscono le note aromatiche descritti precedentemente. Anche la dotazione in composti fermentativi è significativa, in particolare quella di esteri etilici di acidi grassi a media catena.

Utilizzazione

Per la vinificazione