Orisi N.
in Estratto dalla domanda di iscrizione della varietà al Registro Nazionale, presso il MIPAAF - 2018; Identità e ricchezza del vigneto Sicilia di Ansaldi G., Cartabellotta D., Falco V., Gagliano F., Scienza A., Regione Siciliana, Assessorato dell?Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea (misura 111 del PSR Sicilia 2007/2013), 2014

Sinonimi

Descrizione

Un vitigno Lorisi bianco è segnalato in provincia di Trapani da Calvino Scavo (La Provincia, 1881). Un vitigno denominato Orise nera è segnalato in territorio di Cerda, provincia di Palermo (Bollettino ampelografico,1883). La sua origine è stata accertata, mediante analisi molecolari, come il frutto della libera impollinazione tra Sangiovese e Montonico bianco (De Lorenzis et al., 2014). Attualmente la sua presenza è limitata a pochi ceppi, nei vigneti più antichi dell area dei Nebrodi ed è stato recuperato grazie al Progetto della Regione Sicilia relativo alla valorizzazione della piattaforma ampelografica regionale.

Germoglio alla fioritura

Figura 1: Apice di Orisi N..

Apice completamente aperto, con una densità di peli striscianti da media ad elevata e con una densità di pigmentazione antocianica nulla; il germoglio presenta un portamento da eretto a semieretto, con colore del lato dorsale e ventrale degli internodi verde, presenza di due o meno viticci consecutivi.:

Foglia giovane:

La 4ª fogliolina presenta un colore giallo nella pagina superiore del lembo, ed una elevata densità dei peli striscianti tra le nervature principali della pagina inferiore.:

Vigoria:

di medio vigore, portamento semi-eretto dei germogli, viticci corti e femminelle poco sviluppate.

Fertilità media del germoglio (dei due campi di confronto, Marsala e Menfi): 1,66

Tralcio:

presenta una sezione da ellittica ad appiattita con una struttura della superficie leggermente striata, il colore prevalente è grigio; la lunghezza dell internodo varia da 6 a 7 cm, con presenza di femminelle poco sviluppate e poco lignificate.:

Figura 2: Foglia di Orisi N..

Foglia adulta:

La dimensione del lembo è media, a volte piccola, di forma orbicolare a volte cuneiforme, con un numero di lobi da tre a cinque; la pigmentazione antocianica delle nervature principali della pagina superiore del lembo è assente. Il lembo fogliare presenta depressioni molto deboli o assenti, con profilo involuto, assenza di bollosità sulla pagina superiore; la forma dei denti è con entrambi i lati rettilinei. I bordi del seno peziolare si presentano da aperti a volte chiusi, con forma della base del seno a V e ad U, a volte è presente un dente. La base del seno peziolare non risulta delimitata da nervature. La forma della base dei seni laterali superiori è a V; la pagina inferiore del lembo presenta una densità elevata di peli striscianti tra le nervature principali ed assenza di peli eretti. Il picciolo è uguale alla nervatura mediana, a volte leggermente più lungo, la profondità dei seni laterali superiori è da poco profonda ad assente.:

Grappolo:

Figura 3: Grappolo di Orisi N..

Di media lunghezza, da medio a compatto, con peduncolo corto, di forma da cilindrica a conica, con presenza di uno-due ali di grandi dimensioni. Peso medio (dei due campi di confronto, Marsala e Menfi): 250,25 g

Acino:

di media grandezza, di forma ellissoidale-largo, di colore rosso scuro-violetto; la polpa di sapore neutro, deliquescente; lo sviluppo dei vinaccioli è completo. Peso medio (dei due campi di confronto, Marsala e Menfi): 2,85 g

Portinnesto:

Buona affinità con i portainnesti più comunemente utilizzati.:

Potatura:

Si adatta molto bene a forme di allevamento sia con potatura a sperone sia con potatura mista a tralcio rinnovabile.:

Fertilità basale media (dei due campi di confronto, Marsala e Menfi): 1,545

-Fenologie-

Germogliamento mediamente precoce,mentre l epoca di raccolta risulta medio-tardiva, determinando un ciclo vegeto-produttivo lungo.:

Germogliamento: III decade di Marzo

Fioritura: III decade di Maggio

Invaiatura: III decade di Luglio

Maturazione: III decade di Settembre

L accumulo zuccherino inizia precocemente, ai primi giorni del mese di agosto, e presenta un andamento particolarmente regolare e costante durante tutta la maturazione delle uve, che si protrae fino alla fine di settembre. Questo permette di ottenere uve:

Altre caratteristiche

Produttività: vitigno di ottima produttività, regolare negli anni, dovuta sia ad un peso medio del grappolo medio-elevato, sia ad un ottima fertilità dei germogli.

Tolleranza alle avversità: Non presenta particolare suscettibilità alle crittogame.

Parametri qualitativi del mosto (dati medi dei due campi di confronto, Marsala e Menfi):

I mosti alla vendemmia presentano una gradazione zuccherina media, mentre il tenore di acidità titolabile risulta più che medio portando ad avere mosti equilibrati, il pH risulta nella norma, prevale significativamente l acido tartarico sul malico. L APA risulta meno che media, mentre il potassio si attesta su valori medi. Zuccheri (°Brix): 20,02; Acidità titolabile (g/l): 5,95; pH: 3,325; Acido Malico (g/l): 0,195; Acido Tartarico (g/l): 4,785; APA (mg/l): 104,29; Potassio (g/l): 1,71.

Parametri qualitativi del vino (dati medi dei due campi di confronto, Marsala e Menfi):

I vini risultano equilibrati, presentano gradazioni alcoliche leggermente sotto la media, mentre hanno buona acidità totale. Il quadro polifenolico è modesto con valori estremamente bassi per gli antociani e medio bassi per i polifenoli totali. Questo vitigno che presenta caratteristiche che lo rendono adatto alla vinificazione, in particolare per l elaborazione di vini rosati o bianchi, se vinificato in rosso se ne consiglia l uso in uvaggio o in taglio dove può apportare complessità al profilo sensoriale dei vini. Alcol (% vol): 12,13; Acidità totale (g/l): 6,07; pH: 3,27; Estratto secco totale (g/l): 27,355; Antociani totali (mg/l): 70,8; Polifenoli totali (mg/l): 1280,5.

Profilo polifenolico: I 3-glucosidi della malvidina e della cianidina sono gli antociani più rappresentati con, rispettivamente, circa 27 e 25% del totale. Le percentuali dei 3-glucosidi della delfinidina, della petunidina e della peonidina variano da circa 16 a 13%. Gli antociani acilati sono poco rappresentati con rapporto acetati/p-cumarati appena minore di 1. Il contenuto in flavonoli è basso. Fra di essi prevale la quercetina-3-glucoside (rapporto quercetina-3-glucoside/miricetina-3-glucoside maggiore di 1). Gli acidi idrossicinnamici sono rappresentati in modo apprezzabile. Il rapporto derivati dell acido caffeico/derivati dell acido p-cumarico (CTA/p-CuTA) è minore di 1.

Profilo aromatico: Il profilo terpenico delle uve di questa cultivar è caratterizzato dalla maggiore importanza dei composti terpenici ciclici (?-terpineolo e p-ment-1-ene-7,8-diolo) e diidrossilati (limitatamente all 8-idrossi-diidrolinalolo) sui mono e diidrossilati. Il tenore in geraniolo, tuttavia, supera quello dell terpineolo. Il rapporto fra gli isomeri trans e cis degli ossidi furanici del linalolo, fra gli isomeri trans e cis degli ossidi piranici del linalolo e fra gli isomeri trans e cis dell 8-idrossi linalolo è maggiore di 1, fra linalolo e geraniolo minore di 1. Difficilmente dalle uve di questa cultivar potranno avere origine vini dotati di aromi fiorali. Anche i contenuti in precursori dei norisoprenoidi e dei benzenoidi, piuttosto bassi, non consentono di prevedere aromi particolari dei vini dovuti alle suddette classi di composti.1.

Profilo sensoriale: Il vino di colore rosso rubino scarico presenta una modesta intensità colorante; la percezione olfattiva si caratterizza per le note di frutti rossi ed in particolare ciliegia, frutti di bosco e fragola sono accompagnati da note speziate, tra cui soprattutto l aroma di pepe. Al gusto presenta una buona sapidità, una struttura medio bassa, con una ridotta astringenza e una buona persistenza aromatica.

Utilizzazione

Per la vinificazione