Magliocco Dolce N.
in Estratto dalla domanda di iscrizione della varietà al Registro Nazionale, presso il MIPAAF, 2019

Sinonimi

Il Magliocco dolce annovera un numero elevato di sinonimi nella sola regione Calabria, tra cui: Arvino; Magliocco dolce; Marcigliana; Mangiaguerra; Merigallo; Nera di Scilla (nome generico che si presta a confusione per via dell esistenza di omonimi Nera o Nero). Inoltre si riscontrano diversi errori o omonimie, come: Castiglione; Gaddica; Greco nero; Guarnaccia nera; Lacrima cristi; Magliocco; Maglioccuni; Malvasia nera; Nerello cappuccio; Petronieri. Da una ricerca accurata svolta attraverso il confronto d informazioni ampelografiche (comprese fotografie e materiale vegetale) e di profili molecolari, è emerso che il Magliocco dolce è anche presente in Basilicata. Individuato nel vitigno Vujanese presente nei vigneti storici dei dintorni di Viggiano (PZ). Più recentemente è stato recuperato con ben 30 accessioni in varie zone della regione, con maggior presenza nel Pollino, e sotto svariate denominazioni, tra cui Lacrima del Pollino, Cassano, Malvasia nera e Castiglione (Alba et al., 2016). Il profilo genetico del Magliocco dolce corrisponde a sei loci SSR internazionali a quello pubblicato da Carimi e collaboratori (2010) per il Monteleone (Schneider et al., 2014), una cultivar recuperata in provincia di Siracusa di minore importanza in Sicilia. Il confronto dei profili molecolari del germoplasma campano, pubblicati da Costantini et al. 2005, ha infine indicato nella Nerella individuata nel Napoletano un ulteriore sinonimo locale. I sinonimi storici: Da un esame accurato delle informazioni storiche (De Bonis, 2002) e dalle denominazioni con cui questo vitigno è conosciuto nelle varie zone calabresi, la designazione che meglio eviterebbe di incorrere in confusioni o errori è quella di Magliocco dolce. Questo è infatti l appellativo più utilizzato nella provincia di Cosenza, dove, anche con i sinonimi storici Arvino e Lacrima, è largamente coltivato. Magliocco tondo è pure una denominazione storicamente attestata che mirava a distinguere questo vitigno dal Magliocco canino (Frojo, 1876), da cui si differenzia per un acino un po più arrotondato, oltre che per numerose altre caratteristiche morfologiche e tecnologiche. Anche indagini più recenti hanno confermato la sinonimia Arvino-Magliocco dolce-Magliocco tondo (Sunseri et al., 2018). La prima citazione di un uva ?magliocca?, tra i primi riferimenti di uve da vino calabresi, si deve al Marafioti (1601), mentre numerose menzioni indicano come il Magliocco dolce-Arvino-Lacrima (sinonimi già ben conosciuti nel passato) fosse tra i vitigni maggiormente ricorrenti nel secolo XX, soprattutto nelle province di Cosenza e di Catanzaro (Fera, 1881, Sannino, 1892). Mentre il nome storico di Arvino può essere consigliato come sinonimo, poiché non dà adito a confusioni, il sinonimo Lacrima nera o ancor peggio Lacrima vanno preferibilmente evitati per via dell esistenza nella stessa Calabria di una Lacrima bianca, e nelle Marche del Lacrima N. (cod. 111), base del vino Lacrima di Morro d Alba, senza contare che un famoso vino campano viene designato Lacrima o Lacrima christi. Le denominazioni errate e/o fuorvianti: Tra i molti appellativi con cui è stato chiamato il Magliocco dolce alcuni sono errati o fonte di confusione. Nel Lametino, ad esempio, è chiamato Greco nero, e anzi con questo nome è stato già iscritto nel RNVV nel 1970 (cod. 099). La sinonimia risulta non solo dalle nostre indagini, ma anche dalle descrizioni e dalle foto riportate nei testi redatti quali riferimenti per l Ampelografia italiana. Mazzei e Zappalà (1964) nel descrivere il Greco nero dell area di Lamezia, riportano anche il fatto che il vitigno è probabilmente distinto dai numerosi Greco nero di altre regioni italiane, sottolineando un caso tipico di omonimia. Non si hanno per ora informazioni sui Greco nero della maggior parte delle altre regioni italiane (Campania, Lazio, Marche, Puglia) la cui identità rimane dunque incerta; solo nel caso del Grecu nieddu coltivato in Sardegna, precise descrizioni corredate da analisi molecolari (Nieddu, 2011; Lovicu, 2017) fanno escludere che si tratti del Magliocco dolce-Greco nero qui trattato. Se è vero che storicamente il nome di Greco nero ricorre tra i vitigni calabresi, è anche vero che per mancanza di descrizioni o informazioni ampelografiche storiche dettagliate non è possibile capire quale fosse, tra quelli attuali, il Greco nero citato entro il 1800. In generale, dunque, anche se l adozione del nome Greco nero N. per il Magliocco dolce si profila di maggiore semplicità, la presenza di numerosi, distinti Greco nero può generare confusione, a meno che non si indichi anche il preciso territorio di coltura o reperimento di essi, legando il nome Greco nero ad un preciso territorio e a precisi vini DOP prodotti in Calabria. Sempre Mazzei e Zappalà, nella descrizione del Greco nero (1964), affermano che questo stesso vitigno a S. Eufemia e Sambiase è anche chiamato Marsigliana o Marcigliana.

Descrizione e Cenni storici

Si tratta di un vitigno presente in molte regioni del sud Italia, soprattutto in Calabria e Basilicata, e probabilmente un tempo di importanza colturale nelle regioni occidentali del Regno delle due Sicilie, assai più rilevante di oggi. Oggi il Magliocco dolce è alla base di produzioni enologiche qualificate nella regione Calabria, soprattutto nelle province di Cosenza, Catanzaro e Crotone.

Giovane germoglio

Figura 1: Apice di Magliocco Dolce N..

001 - Forma dell estremità - 5) Aperta

003 - Intensità della pigmentazione antocianica dei peli striscianti dell estremità - 1) Assente

004 - Densità dei peli striscianti dell estremità - 5) Media

Germoglio

006 - Portamento - 5) Orizzontale

007 - Colore del lato dorsale degli internodi - 1) Verde

008 - Colore del lato ventrale degli internodi - 1) Verde

Viticci

Lunghi e robusti.

016 - Distribuzione sul tralcio - 1) Due o meno

Foglia giovane

Le foglioline basali (4-6) spiegate o un po a coppa, rigide, fortemente bollose tra le nervature, di colore verde chiaro appena dorato con sfumature ramate deboli o assenti, inferiormente da cotonose a lanuginose.

La 4° è di colore verde appena dorato (talora debolmente sfumata di rosso), fortemente bollosa tra le nervature e inferiormente più o meno lanuginosa a seconda dei cloni.

051 - Colore della pagina superiore della 4° foglia distale del germoglio - 1/2) Verde/Giallo

053 - Densità dei peli striscianti tra le nervature della pagina inferiore della 4° foglia distale del germoglio - 5) Media

Apice

Verde biancastro, poco lanuginoso, foglioline apicali (1-3) un po a coppa, di colore verde appena dorato, inferiormente cotonose o lanuginose.

Figura 2: Foglia di Magliocco Dolce N..

Foglia adulta

Media o medio-grande, nettamente pentagonale, trilobata o, se pentalobata, con i seni inferiori appena accennati.

I lobi laterali superiori sono divergenti, sviluppati ed appuntiti, quelli inferiori sono poco sviluppati ed hanno bordo arrotondato, soprattutto nelle foglie basali il lobo mediano è parecchio allungato.

Seno peziolare a V stretto, con margini appena sovrapposti, seni laterali a U, talora con un piccolo dente al fondo.

Lembo di colore verde scuro, lucido per una particolare cerosità, ben ondulato in ampie gobbe tra le nervature principali e le secondarie di primo ordine, con bollosità fine piuttosto accentuata, ma poco uniforme.

Profilo a coppa, con margini contorti in alcuni biotipi, revoluti o anche involuti in altri, punto peziolare verde o appena rosato a seconda dei cloni.

Denti medi o medio-lunghi, con margini da rettilinei a convessi, mucronati. Pagina inferiore con lembo aracnoideo e nervature glabre o debolmente setolose. Picciolo verde, medio-corto.

065 - Dimensione - 5/6) Media o Medio-Grande

067 - Forma del lembo - 3) Pentagonale

068 - Numero dei lobi - 2) Trilobata

070 - Pigmentazione antocianica delle nervature principali - 1) Assente

072 - Depressioni sul lembo - 1) Assenti

073 - Ondulazione del lembo tra le nervature principali o secondarie di primo ordine - 9) Presente

074 - Profilo - 2/4) A coppa con margini revoluti

075 - Bollosità della pagina superiore del lembo - 6) Medio-forte

076 - Forma dei denti - 2/3) Lati rettilinei o convessi

079 - Grado di apertura del seno peziolare - 5) Chiuso

080 - Forma della base del seno peziolare - 3) A V

081-1 - Presenza di denti nel seno peziolare - 1) Assenti

081-2 - Base del seno peziolare delimitata dalla nervatura - 1) Non delimitata

083-2 - Presenza di denti nei seni laterali superiori - 1) Assenti

084 - Densità dei peli striscianti tra le nervature principali (pagina inferiore) - 3) Debole

087 - Densità dei peli eretti tra le nervature principali (pagina inferiore) - 1) Nulla

094 - Profondità dei seni laterali superiori - 5) Mediamente profondi

Tralcio erbaceo

Di colore verde su entrambi i lati, internodi corti, estremità del germoglio appena ricurva.

Infiorescenza

151 - Sesso del fiore - 3) Ermafrodita

152 - Livello d inserzione della prima infiorescenza - 1) Fino al secondo nodo

153 - Numero di infiorescenze per germoglio - 2) Da 1,1 a 2 infiorescenze

155 - Fertilità (presenza d infiorescenze) delle gemme basali del germoglio (gemme da 1 a 3) - 7) Medio-alta

Figura 3: Grappolo di Magliocco Dolce N..

Grappolo

Medio o piccolo a seconda dei cloni, talora un po allungato, di forma conica, in genere compatto.

Generalmente ha una o due ali brevi, talvolta vi è una sola ala ben sviluppata o lungamente peduncolata, più raramente le ali sono assenti.

Peduncolo di lunghezza variabile tra il corto e il molto corto, robusto, di colore verde. I grappoli sono inseriti sul primo o secondo nodo prossimale.

202 - Lunghezza - 3) Corto

204 - Compattezza - 6) Mediamente compatto

206 - Lunghezza del peduncolo - 1) Molto corto

208 - Forma - 2) Conico

209 - Numero di ali - 2) 1-2 ali

Acino

Di dimensioni medie o medio-piccolo, ellissoidale corto.

Buccia piuttosto spessa, molto pruinosa, di colore blu-nero. Polpa non molto consistente, di sapore gradevole quando ben matura.

220 - Dimensione - 3/5) Medio-piccolo

223 - Forma - 2/3) Ellissoidale corto

225 - Colore dell epidermide - 6) Blu-nero

228 - Spessore della buccia - 5) Media

230 - Colorazione della polpa - 1) Nulla

235 - Grado di consistenza della polpa - 1) Molle

236 - Particolarità dell aroma - 1) Nessuna

241 - Formazione dei vinaccioli - 3) Completo

Utilizzazione

Uva da vino